TREVISO 24 AGOSTO 2022
Cari Lettori,
in questo secondo post della nostra campagna di informazione e sensibilizzazione la nostra Organizzazione di Volontariato prende in esame il tema della rumorosità causata dalle movimentazioni aeronautiche da e per l'aeroporto le cui conseguenze ricadono direttamente su gran parte della popolazione di Quinto di Treviso e di cui è stata raccolta negli anni, anche tramite il Comitato, ampia documentazione che evidenzia ancora una volta a nostro parere e in base a quello di esperti Consulenti del settore le criticità tra tali attività ed un territorio che, oltre alla importante presenza del PARCO REGIONALE DEL FIUME SILE ( ricordiamo sito di importanza comunitaria!) e già fortemente antropizzato.
Zonizzazione acustica aeroportuale
Il Decreto Ministeriale 29 novembre 2000 prevede l’attuazione di “Criteri
per la predisposizione, da parte delle società e degli enti gestori dei servizi
pubblici di trasporto e delle relative infrastrutture, dei piani degli interventi di
contenimento e abbattimento del rumore”.
In riferimento, il Comune di Quinto di Treviso in data 26.04.2016 ha segnalato:
«2. INDAGINI ACUSTICHE
I risultati rilevati sul territorio, ….. hanno evidenziato un superamento dei limiti
di zonizzazione acustica comunale su tutti i siti sia nei valori diurni che notturni
dovuti all’attività dell’aeroporto ….
In questo momento si sta valutando con ARPAV il da farsi in base a quanto
previsto dalla normativa vigente, tenendo presente che esiste da sempre la
diatriba tra aeroporto e Comune sul fatto che l’aeroporto chiede di classificare in
classe acustica IV il territorio contermine alle zone di rispetto aeroportuale
mentre il Comune continua a ribadire che vi è un Parco Naturale Regionale e un
abitato residenziale che hanno il diritto di essere tutelati.
…. Nell’ultima commissione rumore aeroportuale (22.03.2016) AERTRE ha
presentato il valore del livello LVA rilevato per il 2015 il quale è risultato
superiore ai limiti di legge nella centralina posta in via Capitello e in quella posta
in via Costamala [centraline di rilevamento acustico di proprietà del gestore,
situate in zonizzazione acustica aeroportuale con livello consentito sino 65 dB(A),
con risultanze a noi sconosciute]. LA SOCIETÀ HA PERTANTO
PROPOSTO DI AUMENTARE IL NUMERO DEI VELIVOLI
IN DECOLLO VERSO TREVISO PER
RIENTRARE NEI LIMITI DI LEGGE. COMUNICHIAMO INOLTRE CHE IL
DIRETTORE ENAC NELLA STESSA SEDE, HA ANNUNCIATO CHE A PARTIRE
DAL MESE DI GIUGNO INIZIERÀ LA SPERIMENTAZIONE DEI VOLI CON LE
NUOVE ROTTE».
Di conseguenza, il gestore aeroportuale ha evidenziato la risultanza
dell’impatto acustico nell’immediato territorio in prossimità delle 2 testate
di pista:
Nella realtà operativa è stato riscontrato:
♦ Anno 2015 = 18.402 movimenti aeronautici
♦ “ 2016 = 19.518 “ “ = + 3 movimenti/gg
♦ “ 2017 = 21.265 “ “ = + 8 “ “
♦ “ 2018 = 22.911 “ “ = + 12 “ “
♦ “ 2019 = 24.116 “ “ = + 15 “ “
Il continuo incremento operativo aeroportuale può aver consentito la
riduzione dell’inquinamento acustico, nonostante la diversificazione dei
decolli (max 6÷7/gg) lato Treviso?
[La IATA (International Air Transport Association) ha identificato una procedura di “noise abatement” (abbattimento del rumore), (IATA, 2011) e l’ha sviluppata ipotizzando
una tipologia di navigazione di tipo Performance Based Navigation RNAV 1 (o Basic-RNP 1, come da ICAO (Organizzazione Internazionale dell'Aviazione Civile 9613) e progettata secondo i criteri espressi in ICAO Doc 8168 Volume II.
La procedura di decollo da testata 07 prevede il sorvolo di un corridoio libero fra l’abitato di Treviso e quello di Frescada (frazione di Preganziol), ed è contenuta entro la tangenziale SR53; tale procedura dovrà tuttavia essere approvata dall’Autorità competente, verificata dalla Commissione aeroportuale ex art. 5 del DM 31 ottobre 1997 (che adottandole dovrebbe rivedere la zonizzazione acustica) e quindi pubblicate in AIP].
Il Comitato continua ad evidenziare come la QUALITA' DI VITA che i Cittadini recettori di tale rumorosità sia INDEGNA e continua nella Sua battaglia a difesa dei diritti inalienabili che la COSTITUZIONE deve garantire.
IL COMITATO
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