TREVISO 14 LUGLIO 2022
Se ne è discusso venerdì 8 luglio 2022 nell’ambito della rassegna Ambiente Bene Comune: tutelarlo
per il futuro di tutti.
Tra i relatori la dottoressa Antonella Litta referente dell’Associazione Medici
per l’Ambiente-Isde.
L’incontro, svoltosi presso l’auditorium del complesso scolastico Stefanini è stato organizzato dal
Comitato che si oppone all’ampliamento dell’aeroporto di Treviso in
collaborazione con le sezioni trevigiane di Italia Nostra e Legambiente.
Fabio Tullio di Legambiente- Treviso e Paola Crucianelli Presidente di Italia Nostra - Treviso hanno introdotto la serata con alcune riflessioni sulla situazione ambientale cittadina e dei Comuni contermini, per comprendere l'impatto cumulativo dei tanti progetti di poli logistici, strade e ampliamenti e il loro peso sul consumo di suolo e sull’inquinamento dell'aria; a moderare l'incontro Romeo Scarpa Vicepresidente di Italia Nostra - Treviso .
Nella prima parte dei lavori sono state presentate le relazioni:
“ Inquinamento atmosferico e città: un quadro generale”- Andrea Minutolo, Responsabile Scientifico Nazionale di Legambiente;
“ Valutare gli impatti, misurare gli effetti”- Marco Stevanin, Amministratore Unico della Società
Terra srl;
“ Ridurre e razionalizzare il trasporto aereo anche in Veneto per contrastare i cambiamenti
climatici, l’inquinamento e tutelare la salute dei residenti e gli ecosistemi ” - Antonella Litta, Referente Nazionale dell’Associazione Medici per l‘Ambiente- Isde.
Dalle relazioni è emerso come la città di Treviso subisca, e ormai da anni, l’impatto negativo anche
delle attività aeroportuali soprattutto in termini di inquinamento dell’aria ed inquinamento acustico
con inevitabili rischi per la Salute delle Persone e in particolare per la Salute dei Bambini.
Sottolineato anche il rischio di incidenti per l’incremento del numero dei voli sopra e a ridosso della
città e il rischio di compromissione per il delicato e complesso Ecosistema del Parco del Sile, sia per
le specie vegetali che quelle della fauna terrestre ed acquatica.
Alle relazioni ha fatto seguito un
attento ed approfondito dibattito che ha coinvolto le numerose persone presenti con il contributo di
Luigi Lazzaro Presidente di Legambiente - Veneto e Giovanni De Luca Vicepresidente del Comitato
che si oppone all’ampliamento dell’aeroporto di Treviso.
Nelle conclusioni dei lavori ribadita la necessità di ridurre drasticamente i voli sull’aeroporto di
Treviso - fino a prevederne la chiusura come proposto dalla dottoressa Litta- per tutelare la Salute
delle Persone e per migliorare la qualità dell’aria, fortemente compromessa anche da questa
struttura.
La riduzione e razionalizzazione dei voli anche nel Veneto- la regione conta ben 3
aeroporti internazionali e 11 tra aeroporti turistici e militari- è poi parte delle azioni necessarie per
contrastare i cambiamenti climatici a cui il trasporto aereo contribuisce in forma rilevante.
Anche
dall’esame della situazione trevigiana è emersa la necessità di un piano nazionale e regionale dei
trasporti che sia incentrato sul trasporto collettivo e in particolare sul potenziamento dei
collegamenti ferroviari regionali, nazionali ed europei.
Altresì importante la difesa a 360 ° del
territorio così da respingere progetti che possano introdurre ulteriori fonti di inquinamento come
sottolineato dall’intervento del portavoce Alberto Brollo, giovane del Coordinamento No Maxi Polo Casale sul Sile, Quarto D'Altino, Roncade che si
oppone al consumo di suolo e alla realizzazione di nuovi poli logistici che porterebbero alla cementificazione
di vastissime aeree del territorio e all’incremento dell’inquinamento prodotto dal trasporto su
gomma per la mobilizzazione delle merci.
Presenti inoltre molti Cittadini di Sant'Antonino e dei quartieri a sud di Treviso, preoccupati per l'impatto del progetto della strada Terraglio Est.
Lanciata anche la proposta per un convegno di studi sull’impatto negativo per il Clima, la Salute e
l’Ambiente generato dal trasporto aereo da tenere in autunno proprio nella città di Treviso.
Nota per la stampa a cura dell’Associazione Medici per l’ambiente- Isde di Viterbo in collaborazione con il Comitato.
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