8 dicembre 2018 a Padova: una giornata piena di voci e colori, contenuti e discorsi, dignità e rabbia.
L'assemblea iniziale ha visto l'intervento di vari comitati ambientalisti che arrivavano da ogni parte del Veneto .
La varietà degli interventi e dei contenuti portati sabato mattina a Padova ha trovato subito delle coordinate comuni: rinsaldare le vertenze locali in ottica globale.
L'obbiettivo che tutti hanno condiviso è che le gestione del territorio e delle risorse della nostra regione va nella direzione opposta agli interessi dei cittadini e diritta e spudorata verso l'interesse di pochi, danneggiando il territorio e l'ambiente che necessita di particolare tutela, soprattutto in Veneto.
E' ben chiaro a noi cittadini di Quinto, ma anche di Treviso e dei comuni limitrofi costretti a convivere con una struttura aeroportuale che non rispetta le condizioni imposte dal Ministero dell'Ambiente: dal numero delle 16300 movimentazioni annue, al limite
dei voli notturni, dall'inquinamento atmosferico aeroportuale tenuto segreto a chi lo subisce, all'inquinamento acustico completamente fuori norma, un aeroporto che invade regolarmente la quotidianità della vita degli abitanti, eludendo i diritti minimi che ogni cittadino dovrebbe avere come previsto dalla Costituzione.
Il ritrovarci insieme agli altri comitati ci ha visti uniti per il comune obbiettivo e ci ha permesso di identificare nei nodi di lotta del territori del Veneto - la nuova Terra dei Fuochi – un unicum capace di coniugare i diversi terreni per costruire sinergia nella mobilitazione.
L'interconnessione delle istanze portate sottolinea che da ogni piccolo paese a ogni provincia la
lotta è quella per la giustizia ambientale, territoriale e di conseguenza climatica.
Il Veneto infatti è una delle Regioni che più contribuiscono ai cambiamenti climatici con emissioni di CO2 e inquinamento da PM10 e PM2,5 e non basterà fermare il traffico veicolare a contingentare il problema: non serve essere un genio per capire che l'inquinamento prodotto da un aeroporto vanifica il blocco dei veicoli che è in atto in questi giorni, con tutti i disagi che i cittadini devono sopportare.
Non è questa una gestione del territorio INTELLIGENTE, lo sanno bene e l'hanno manifestato i componenti del comitato a fianco di tutte le associazioni e le persone comuni che hanno manifestato sabato a Padova, un numero di persone ben oltre le aspettative che si erano previste, segno che è in atto la nascita di una nuova epoca dove i facili slogan politici non funzionano più, dove le persone cominciano a vedere e a capire come certe scelte non creano economia, ma la distruggono.
La sensibilità che è stata dimostrata sabato scorso a Padova lo dice chiaro! E noi del comitato lo ribadiamo a gran voce e saremo presenti ai prossimi appuntamenti per combattere contro l'insolenza politica e istituzionale che il Veneto ormai da troppi anni sopporta.
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