Osservazioni
relative a:
Aeroporto
“Antonio Canova” di Treviso
Strumento
di pianificazione e ottimizzazione al 2030
Studio
di impatto ambientale - Sez
C
Quadro
di riferimento ambientale
Salute
pubblicaEstensore dello studio di impatto ambientale Thetis: ing.Giovanni Zarotti
Premessa
- La nozione di SALUTE
trae fondamento dal dettato costituzionale ( art.32) e dalla
definizione data dall’OMS , definizione recepita dal nostro
ordinamento giuridicoD.P.C.P.S. 1068/48 che recita:” la salute è
intesa come uno stato di completo benessere fisico,mentale e sociale
che non deve arbitrariamente identificarsi con la completa assenza
di malattia”.
In sostanza si verifica una
situazione di pericolo per la salute, non solo quando ricorre la
possibilità che da una data condotta derivi una malattia del corpo o
della mente, ma anche qualora venga messo in pericolo lo stato di
benessere psico-fisico e sociale del soggetto stesso.
Diviene pertanto rilevante ogni
disarmonia o squilibrio psico-fisico al punto da ricadere nelle norme
contemplate dal Codice Penale del nostro ordinamento. Anche la
normativa europea prevede la necessità di adeguarsi alla valutazione
di impatto sanitario.
- Legge quadro
sull’inquinamento acustico LEGGE 447 del 26/10/95:
art.2 inquinamento acustico: si
intende per inquinamento
acustico
l’introduzione di rumore nell’ambiente abitativo o nell’ambiente
esterno tale da provocare fastidio o disturbo al riposo ed alle
attività umane, pericolo per la salute umana, deterioramento degli
ecosistemi, dei beni materiali, dei monumenti,dell’ambiente
abitativo o dell’ambiente
esterno o tale da interferire con le legittime fruizioni degli
ambienti stessi.
Osservazione
1): Dati generici, quindi non rappresentativi
- La generica presentazione
della sorveglianza sanitaria sulla popolazione abitante i dintorni
dell’Aeroporto Canova di Treviso appare priva di fondamento
scientifico sia dal punto di vista del metodo proposto, sia dal punto
di vista dei riscontri analitici sull’ambiente e sull’uomo
proposti.
- Il capitolo “C1 Premesse”
è copiato strumentalmente e decontestualizzato dalla pag.50 del
Parere n.1454 CTVA del 7/03/2014 della commissione tecnica VIA.
- NEL capitolo “C2 area
vasta” si riferisce che: ” tutte
le analisi che compongono la presente documentazione ambientale si
riferiscono ad un territorio ampio…..”(che
nulla ha a che vedere con l’area precisa del dintorno aeroportuale)
e si riportano dati e tassi di mortalità riferiti al territorio di
competenza dell’ULSS trevigiana e dati addirittura regionali quindi
non significativi per descrivere lo stato di salute della popolazione
interessata al dintorno aeroportuale.
- Nel capitolo “C3 Fonti
informative” si ammette che:” si
è fatto riferimento a dati demografici disponibili a scala
regionale, provinciale o comunale, non
essendoci dati esattamente riferibili all’area di studio”.
- E ancora nello stesso
capitolo si riporta: ” …..anche
se bisogna considerare che il territorio a cui tali informazioni si
riferiscono è delimitato dai confini amministrativi senza
riferirsi specificamente all’area in cui si inserisce il piano.”
- Nel
capitolo C5.2” caratterizzazione dello stato di salute della
popolazione
“, i
dati riportati non sono significativi del dintorno aeroportuale e
della popolazione esposta in quanto sono dati
regionali,provinciali o comunali
che evidenziano l’approssimazione e la sottovalutazione di un
aspetto nevralgico dell’impatto che l’attività aeroportuale
costituisce incidendo fortemente sulla popolazione interessata e
sull’ambiente
.
Osservazione
2): territorio fortemente antropizzato in cui vive una popolazione
fragile già iperesposta
- I dati riportati dal
proponente mistificano la realtà di un territorio fortemente
antropizzato e caratterizzato , negli immediati dintorni del sedime
aeroportuale , anche dalla presenza di 13
istituti scolastici
( Scuole materne e Scuole primarie di 1° grado), quindi obiettivi
sensibili, fortemente danneggiati dall’ impatto con gli elementi
inquinanti ( rumore e inquinanti atmosferici).
-Nel
capitolo :”C5.3 si riporta:”
Si
considera innanzitutto la presenza dell’aeroporto nella sua
configurazione attuale. Nello specifico
diun’infrastruttura
aeroportuale, i principali effetti sulla salute umana sono
tipicamente riconducibili alle
emissioni
atmosferiche e acustiche degli aeromobili, oltre che al traffico
stradale collegato all’attività
aeroportuale
e alla circolazione dei mezzi di trasporto all’interno del sedime.
L’aumento del traffico aereo in molti aeroporti italiani, anche
grazie al successo dei voli low cost,
espone di fatto la popolazione a un
aumento
dei livelli di rumore e di inquinamento atmosferico.”
- Sempre al capitolo
C5.3si ammette che :”…..la
popolazione residente è esposta,via inalazione all’inquinamento
atmosferico generato da
molteplici fonti tra cui il traffico
stradale,attività
industriali,
e la sorgente aeroportuale che si somma alle altre fonti
inquinanti….)
- Si ricorda che nel
parere n.1454 del 7 marzo 2014( parere negativo) la commissione
tecnica VIA dichiara che”
il traffico veicolare della sola SR515 è pari a quasi il doppio del
limite previsto dalla normativa…e che anche in riferimento allo
sviluppo previsto si evidenziano numerose criticità……”
-
Si osserva che, il fatto che la popolazione esistente nell’area di
impatto sia esposta anche
al traffico veicolare oltre alle attività industriali, anziché
confortare, evidenzia che si
tratta di
popolazione
fragile
già iperesposta ,pertanto
necessariamente da proteggere da ulteriori esposizioni eseguendo
anche una valutazione del rischio cumulativo.
-Si osserva che un altro
elemento di criticità dell’area interessata è
L’inquinamento
da mercurio
nelle acque sotterranee dell’area dei dintorni aeroporto che
costringe la popolazione a non poter attingere ai pozzi d’acqua
privati perché inquinati e di dati
di sostanze
perfluoroalchiliche( PFAS) molto elevati nei pozzi spia delle
discariche.
Il tutto inserito nel
contesto del Parco regionale del fiume Sile
…….
-Si osserva che allo stato
attuale sono sversate nel fiume Sile, senza trattamento, le acque
meteoriche di dilavamento della pista e dei piazzali di sosta
aeromobili con scarichi tossici(PFAS)
in acque
tutelate e destinate ad attività di allevamento ittico a valle
dell’aeroporto per consumo umano. A tuttoggi “….la
gestione aeroportuale non dispone di analisi chimiche sulla
composizione del refluo in uscita dalle unità di trattamento delle
acque
meteoriche”
come riferisce la commissione tecnica Via parere 1454 CTVA del
7/3/2014.
0 commenti:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.