Nei giorni scorsi il nostro Presidente Giulio Corradetti ha inoltrato ai nostri soci e aderenti un consuntivo delle attività fatte dal Comitato quest'anno, ve lo proponiamo. La nostra battaglia è lunga ma non siamo disposti a fermarci, crediamo, da cittadini pienamente coscienti e responsabili, che le verità sulla mala gestione del Canova debbano venire a gall. In ogni caso siamo convinti che le autorità predisposte ci debbano delle risposte. Nei prossimi articoli pubblicheremo gli approfondimenti delle attività a cui abbiamo partecipato. BUONE FESTE A TUTTI!!
Quinto
di Treviso 07 dicembre 2016
Comunicazione
ai Soci dell'Associazione Comitato per la riduzione dell'impatto
ambientale dell'aeroporto di Treviso
In
prospettiva dell'avvicinamento di fine anno, come Presidente del
Comitato ritengo doveroso predisporre una comunicazione ai Soci per
dare una informativa sulle principali iniziative espletate nell'anno
2016, a seguito assemblea annuale tenutasi in data 22 aprile c. a.
INCONTRO
CON ULSS 9: Direttore Dr. BENAZZI / Dipartimento Prevenzione Dr.
SCIBETTA -
14/06/16
Ritenendo
che i Cittadini di Treviso e Quinto di Treviso sono potenzialmente
sottoposti ad un rischio da esposizione di inquinanti non valutato
dalle Autorità Sanitarie, è stato chiesto un parere sanitario a
seguito incremento numero di voli, l'identificazione della
popolazione esposta e la definizione delle azioni mirate a
minimizzare gli impatti sulla salute pubblica.
L'ULSS
9 non
è disponibile a predisporre una valutazione del rischio sulla
popolazione più esposta all'inquinamento aeroportuale; fornirebbe i
dati di mortalità-ricoveri-assunzione farmaci, riferiti ad una
specifica zona, per un periodo temporale pregresso sino a 10 anni,
esclusivamente su richiesta dei Sindaci.
Il
Dipartimento di Prevenzione, che dovrebbe garantire
la tutela della salute collettiva, perseguendo obiettivi di
promozione della salute, prevenzione delle malattie e delle
disabilità, miglioramento della qualità della vita ritiene
non di pertinenza un'indagine sull'argomento proposto.
Per
il Dr.
Benazzi,
l'aeroporto non è classificato inquinante per danno alla Salute;
comunque due sono le azioni che potrebbero risultare risolutive:
- class action **
- richiesta a Ministeri dell'Ambiente/Salute e ARPAV di uno studio sull'analisi del rischio basata sul tempo, con un confronto tra popolazione sana e popolazione residente in zona influenzata dall'attività aeroportuale.
FUORI
PISTA ORIO AL SERIO (BG)
In
occasione dell'incidente occorso in data 05.08.2016, il Comitato ha
emesso un comunicato stampa e una comunicazione indirizzata a:
Regione
del Veneto-Giunta Regionale / Commissione V.I.A. Regionale del Veneto
/ Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare /
Ministero della Salute / Ministero delle Infrastrutture e dei
Trasporti / Ministero per i Beni e le Attività Culturali / ENAC /
ASL 9 / ARPAV / Ordine dei Medici / Provincia di Treviso / Parco
Naturale Regionale del Fiume Sile / Comune Treviso / Comune Quinto di
Treviso / Comune Zero Branco,
segnalando:
«La
dinamica riscontrabile nell'evento di riferimento interessa
pesantemente l'aspetto "SICUREZZA",
conseguente la critica operatività determinata dalla fase di
atterraggio di un aeromobile. …..
….
il
Comitato …. fa appello alle Autorità affinché traggano monito
dagli eventi occorsi e tengano in considerazione la possibilità di
tali accadimenti nell'infrastruttura trevigiana, con conseguenze
influenzabili dall'elevata antropizzazione del territorio
circostante».
NUOVO
"MASTER PLAN",
dopo il ritiro del precedente, in previsione di richiesta incremento
dell'attività aeroportuale
A
tal proposito il Sindaco
di Treviso Avv. Manildo dichiarò:
“Non
può esistere sviluppo senza sostenibilità –
questo
gruppo di lavoro nasce esattamente per rispondere a questa esigenza”.
«Prima
di dare il via al master plan del Canova ci sono altri interventi da
fare, come il miglioramento dell’attuale viabilità e delle misure
di sicurezza dello scalo.
È
comunque assurdo pensare che l’aeroporto di Treviso, in 19 anni
(2011÷2030),
possa arrivare ai 29 mila voli all’anno previsti ad ampliamento
completato. Sono troppi».
E
subito dopo Manildo
nominò
Maurizio
Tira,
ingegnere e docente universitario, consulente del Comune
sull’aeroporto Canova per studiare e approfondire la questione
della sostenibilità
ambientale,
al fine di redigere una serie di osservazioni al "master plan"
del nuovo Canova, da girare al ministero dell’Ambiente.
Al
riguardo è stata emessa una "CONVENZIONE
D’INCARICO PER LA VALUTAZIONE E LE ELABORAZIONI
TECNICO-SCIENTIFICHE SULLE LINEE DI EQUILIBRIO TRA I LIMITI
AMBIENTALI E LE ESIGENZE DI SVILUPPO DELL’AEROPORTO “ANTONIO
CANOVA” DI TREVISO".
Il
Comitato per illustrare chiaramente le criticità derivanti
dall'operatività aeroportuale, ha trasmesso in data 24 giugno 2015
documentazione di ragguaglio.
Conclusione
della convenzione:
«Lo
studio non si conclude con l’identificazione di un numero di voli
annuo “sostenibile”: ogni conclusione in merito oscillerebbe tra
la posizione di chi ritiene difficilmente sostenibile lo status quo e
chi ritiene economicamente insostenibile un’attività economica che
non segua lo sviluppo indotto dal mercato».
Non
recependo alcuna iniziativa, a fronte promessa di incontro specifico
con il Comitato, in data 19 Settembre 2016 è stata predisposta e
trasmessa ai Sindaci
di Treviso – Quinto - Zero Branco e
all'Ing.
Tira una
valutazione sulla relazione emessa, con ulteriori osservazioni
ed
integrazioni.
Sinora
non è stato rilevato alcun riscontro ma nel frattempo il gestore
aeroportuale si predispone a raggiungere ≈ 20.000 movimenti
nell'anno in corso (31
ottobre: 16.540),
con un numero di passeggeri pari a ≈ 2,5 ML, senza che alcuna
Autorità interferisca!
1a
GIORNATA
NAZIONALE DI STUDIO SUGLI EFFETTI SANITARI E AMBIENTALI DEL TRASPORTO
AEREO – Campi Bisenzio (FI) 29 ottobre 2016
Il
convegno è stato promosso da Associazione Italiana Medici per
l'Ambiente – ISDE, cui ha partecipato una nostra delegazione ed è
stata ufficializzata una mozione finale (disponibile nel nostro
sito), cui si chiede: la riconsiderazione e la rivisitazione del
sistema di trasporti / diritto alla salute - tutela territorio -
rispetto delle leggi: siano preminenti rispetto scelte di tipo
economico-politico-infrastrutturale / riduzione e razionalizzazione
del trasporto aereo / divieto ampliamento e nuovi aeroporti /
redazione piano nazionale mobilità con riduzione trasporto su gomma.
E'
stato proposto un coordinamento di tutti i Comitati
aeroportuali italiani,
a cui sarà dato seguito.
CONVEGNO
su: "RISCHIO
AMBIENTALE"
–
Treviso 19 novembre 2016
L'incontro
è stato organizzato dalla Associazione
Italiana Medici per l'Ambiente –
ISDE
–
sezione
di Treviso ed
il Comitato è stato invitato alla partecipazione per presentare gli
scopi, le attività del sodalizio e le possibili forme di
collaborazione con l'ISDE.
E'
stata esposta la critica situazione ambientale di Treviso e di Zero
Branco-S. Alberto-Bertoneria, gli obiettivi, l'attività, le
strategie di impegno e la richiesta di collaborazione da parte del
Comitato, che è stata promessa, finalizzata a ridurre l'influenza
delle problematiche ambientali e sanitarie sui Cittadini esposti.
CAMPAGNA
DI MONITORAGGI ARPAV 2015 – 2016 –
16 / 21 novembre 2016
Nel
mese di novembre il Comitato ha contestato le conclusioni della
campagna di monitoraggio della qualità dell'aria, effettuata da
ARPAV in un punto di prelievo ubicato all'interno del sedime
aeroportuale, ritenendole inattendibili ed a fronte di una replica
del Direttore dell'Agenzia, ha ribadito che: «Il
Comitato attenendosi a norme e prescrizioni, ribadisce che le
osservazioni rilevabili dalla nota dell'ARPAV sono contestabili,
causa scarsa affidabilità dei rilevamenti e che, tendenzialmente, si
cerca sempre di minimizzare le problematiche ambientali conseguenti
l'attività aeroportuale, in antitesi a quanto ripetutamente
segnalato in letteratura specifica e riconosciuto dalle Autorità
nazionali».
In
conseguenza a quanto segnalato, come già evidenziato nel corso
dell'assemblea annuale dei Soci, si renderà necessario che il
Comitato provveda in proprio ad effettuare rilevamenti
ambientali acustici /
atmosferici
e
verifica
grado inquinamento su
terreni/colture
in
alcuni punti ritenuti più critici, in prospettiva di attuazione
delle decantate nuove rotte di decollo - ripetutamente annunciate e
sinora mai attuate, con ulteriori pesanti ricadute ambientali -
avvalendosi di Aziende certificate presenti sul territorio; a seguito
di contatti informativi, tali prestazioni risultano finanziariamente
onerose e pertanto, a fronte di specifica programmazione, si renderà
utile coinvolgere in proposito, oltre a Soci disponibili, anche
aziende – banche - commercianti … .
RICHIESTA
DI ACCESSO AGLI ATTI A MINISTRO DELL'AMBIENTE On. GALLETTI –
24 novembre 2016
L'istanza
è stata presentata in riferimento a una stupefacente dichiarazione
presente in una relazione tecnica emessa da Istituto
Superiore
per la Protezione
e la Ricerca
Ambientale
(ISPRA), ufficializzata dalla Regione Veneto in risposta ad una
specifica interrogazione del Consigliere regionale Andrea Zanoni:
"Quali
accertamenti sono stati effettuati dalla Regione Veneto sulla
gestione dell’aeroporto Canova di Treviso?":
«….
la
mancata ottemperanza alla prescrizione relativa al tetto massimo sul
numero di voli non ha prodotto un aggravio dell'impatto acustico
dell'infrastruttura sul territorio».
Il
Comitato vuole sapere in base a quali constatazioni è stato emesso
tale parere e perché non è stato preso in considerazione
l'inquinamento atmosferico.
Dal
mancato rispetto delle previste regole, derivano conseguenze
ambientali che penalizzano ulteriormente e pesantemente i Residenti
nei dintorni del sedime aeroportuale, come riconosciuto anche da ENAC
"….
i velivoli ed i sistemi aeroportuali condizionano negativamente sia
l'ambiente nel suo complesso, sia la qualità della vita delle
popolazioni che vivono nelle loro vicinanze",
oltreché contribuire notevolmente all'emissione di gas serra. Ad
oggi non è pervenuto alcun riscontro.
PRESENTAZIONE
ESPOSTO A PROCURA DELLA REPUBBLICA
L'informativa
ai Soci predisposta nel mese di giugno, si prefiggeva l'obiettivo
della raccolta firme a supporto della presentazione di un esposto
inerente
le principali inadempienze riscontrabili nella gestione dell'attività
aeroportuale trevigiana; tale attività ha richiesto un impegno
intenso e prolungato.
L'esposto
è stato depositato presso la Procura
della Repubblica di Treviso in
data 01
dicembre 2016,
firmato da Componenti il Comitato
Esecutivo,
con la presentazione di n° 1.110
firme
di Cittadini sostenitori; il testo dell'esposto è disponibile per
consultazioni sul sito del Comitato.
In
conclusione, il Comitato ha organizzato Convegni,
presentato: Comunicati
stampa -
Esposto
–
Moniti
-
Osservazioni
–
Proposte
-
Segnalazioni
–
…. ad Autorità
nazionali
/ regionali / provinciali / comunali / sanitarie / ….
Risultato:
L'attività
aeroportuale a Treviso continua impunemente ad aumentare in assenza
di Valutazione di Impatto Ambientale, con la connivenza di tutte le
Autorità!!
Abbiamo
constatato ulteriormente l'assoluta solitudine che circonda il nostro
operato, in contrasto alla legge del potere economico che antepone i
suoi interessi a quelli più nobili riconosciuti dalla Costituzione;
questa ingiustizia deve costituire uno stimolo aggiuntivo per
proseguire e sostenere l'impegno di Civiltà, cui Tutti siamo
chiamati, per difendere il diritto alla Salute.
In
tale contesto, oltre ad informare sull'avvenuta sostituzione di
Centromarca Banca con Banca
Etica,
ritengo utile ricordare il rinnovo del tesseramento
al
Comitato, per agevolare l'attuazione degli impegni prefissati e di
quanto si renderà necessario per sostenere i nostri obiettivi;
valuto che le nostre azioni siano riconosciute valide, utili e
necessarie da tanti Cittadini e da Associazioni del territorio.
In
qualità di Presidente,
unitamente ai Componenti
del
Comitato
Esecutivo,
trasmetto un cordiale saluto ed in occasione di fine anno, un sentito
Augurio di Buone Feste, con nuovo Anno che sia portatore di Benessere
per tutti Voi e per le Vostre Famiglie.
Il
Presidente
Giulio
Corradetti
**:
Il
processo può essere attivato da ciascun soggetto danneggiato, anche
mediante associazioni cui dà mandato o comitati cui partecipa.
Si
tratta di uno strumento di tutela collettiva risarcitoria idoneo ad
ottenere il risarcimento del danno subito da un gruppo di cittadini a
causa dell’illecito seriale prodotto da un soggetto professionale.
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