Pubblichiamo anche se un pò in ritardo il testo integrale del comunicato stampa e interrogazione parlamentare di Arianna Spessoto, Deputata M5S sull'enesimo fatto accaduto sui tetti delle case di Quinto. Ringraziamo sentitamente per l'inpegno e la sensibilità dimostrata nei confronti dei cittadini di Quinto costretti a vivere senza tutele e riconoscimenti per i danni subiti dai voli a bassa quota degli aerei in atterraggio.
Venezia, 13 febbraio 2016 - A seguito del grave episodio di “vortex strike” verificatosi nei giorni scorsi nei pressi del centro di Quinto, ho presentato un’interrogazione al Ministro dei Trasporti per sapere se e come intenda agire nei confronti di Enac affinché i gestori aeroportuali e le compagnie aeree siano obbligate, una volta per tutte , a risarcire i Comuni e i cittadini che hanno subito danni alle abitazioni a causa dei voli a bassa quota, come nel caso di Quinto.
Non è infatti la prima volta che assistiamo a simili avvenimenti, il tutto in mancanza del rispetto delle più elementari norme di sicurezza - soprattutto in fase di atterraggio dei velivoli - oltre che in assenza delle necessarie misure di mitigazione ambientale da parte delle compagnie aeree e dei gestori che ignorano deliberatamente, come nel caso del Canova di Treviso, i limiti massimi annui di sorvolo, portando in un solo anno ad un incremento del 6% dei passeggeri nello scalo trevigiano.
Ed Enac che dovrebbe essere l'organo di vigilanza e garanzia, non fa niente per far rispettare la normativa vigente in materia di limiti dei voli annui!
Ho inoltre inviato una segnalazione urgente al Prefetto di Treviso per denunciare il rischio concreto per la sicurezza e l’incolumità pubblica rappresentato da tale assenza di vigilanza e controllo sui voli a bassa quota, affinché vengano finalmente adottate tutte le necessarie misure per salvaguardare la sicurezza degli abitanti le zone limitrofe all’aeroporto.
INTERROGAZIONE PARLAMENTARE a nome Arianna Spessotto, altri
Al
Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti – per sapere –
premesso che:
il giorno 31
gennaio u.s., un velivolo della compagnia Ryanair, in fase di
atterraggio presso l’aeroporto di Treviso “A.Canova”, ha
provocato la distruzione del tetto di alcune case del centro abitato
del Comune di Quinto (TV);
le cause
dell’incidente, che ha provocato la caduta di diverse tegole in
particolare in vicolo Marangon, non sono state ancora chiarite e una
donna presente nella zona limitrofa ha rischiato di essere colpita
dalle tegole, sbalzate in aria come proiettili dal vortice d’aria
venutosi a creare a seguito dell’evento;
dopo
l’incidente, come riportato dalla stampa locale, il sindaco del
comune trevigiano Mauro Dal Zilio ha immediatamente segnalato quanto
accaduto alla società dello scalo trevigiano Aertre e alla direzione
Nordest di Enac per denunciare la gravità dei danni subiti dalle
abitazioni e il rischio per l’incolumità pubblica derivante da
simili incidenti;
non
è la prima volta che si verificano episodi analoghi nella rotta di
atterraggio sovrastante il comune di Quinto: già nel marzo del 2002
una puntata della trasmissione Report, intitolata “Perché gli
aeroporti” aveva denunciato i rischi legati ai voli a bassa
quota e i mancati risarcimenti per i danni riportati dalle case per
effetto del cosiddetto “vortex strike”;
nonostante
le continue richieste di intervento inoltrate da cittadini e comitati
locali, non risulta alla scrivente che per lo scalo di Treviso siano
state mai compiute opere di mitigazione ambientale negli ultimi
quindici anni né tantomeno che si sia mai proceduto all’erogazione
di fondi a titolo di risarcimento a favore dei cittadini che hanno
subito danni a causa dei voli a bassa quota;
a
fronte di tali gravi episodi, e in assenza di adeguate misure di
sicurezza e mitigazione ambientale, particolare preoccupazione desta,
ad avviso dell’interrogante, la scelta compiuta dal gestore
aeroportuale di ampliare ulteriormente il numero di passeggeri e di
voli per lo scalo trevigiano, che nel 2015
ha fatto registrare il passaggio di 2.383.307 passeggeri, in
incremento del 6% rispetto all'anno precedente;
se
il Ministro in indirizzo non ritenga opportuno agire nei confronti di
Enac affinché siano assunte tutte le necessarie iniziative per
attivare nei confronti dei gestori aeroportuali e delle compagnie
aeree le procedure di risarcimento, sul modello degli scali
londinesi, nei casi di eventuali danni provocati alle abitazioni dai
cd. “vortex strike” soprattutto in fase di atterraggio dei
velivoli;
con
quali modalità il Ministro intenda procedere affinché i gestori
degli scali aeroportuali siano tenuti a investire, come previsto
dalla normativa vigente, parte dei propri introiti a favore delle
opere di mitigazione ambientale, incluse le misure di riduzione del
rischio di vortex strike.
0 commenti:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.