E' un grande mistero per chi legge i
bilanci della società AERTRE spa gestore dello scalo Canova di
Treviso, capire perchè ha speso nel 2014 quasi 5 milioni di € in
attività di comarketing. L'88% di questa cifra è stata girata a
Ryanair il Resto a Wizz pari pari alla distribuzione della quantità
di voli sul nostro aeroporto. Ma se l'aeroporto eroga una serie di
servizi proprio alle compagnie aeree nel movimento dei velivoli e dei
passeggeri avendo evidentemente delle spese di gestione, perchè deve
dare anche dei soldi alle compagnie? Dove sta il guadagno a tenere
aperto un aeroporto? Questo è il ragionamento logico che qualsiasi
persona farebbe.
Difatti Aertre ha un accumulo di debiti
che la Corte dei Conti alla fine del 2013 ha stimato in circa 17
milioni di euri. Ragion in più per posi il quesito “se sono
indebitato e dò dei servizi anche alle compagnie aeree perchè le
devo pure pagare?”
Vogliamo condividere, prima di arrivare a delle
conclusioni, un paio di riflessioni che possono essere interessanti
per comprendere il motivo per cui a fronte di tutto ciò la società
di gestione non ha ancora ottenuto l'autorizzazione ad un eventuale
ampliamento. Il comune di Treviso un anno fa ha messo in vendita sul
mercato le proprie azioni, poche, ma non sono riusciti a trovare un
acquirente.
http://tribunatreviso.gelocal.it/treviso/cronaca/2014/12/15/news/debiti-la-corte-dei-conti-punta-aertre-vendere-la-giunta-fa-decidere-il-consiglio-1.10506306?ref=search&refresh_ce
Un mese fa SAVE che controlla Aertre ha annunciato che quest'anno i
dividendi per i soci saranno la distribuzione di azioni SAVE. Un
esperto ci ha detto che quando un'azienda vende i propri capitali a
sé stessa o sono fuori di testa oppure sono in difficoltà in quanto
devono dimostrare al mercato che le azioni vengono vendute provando
ad evitare di far scendere ulteriormente il prezzo. Collegando tutto
ciò alla questione del comarketing cioè elargire milioni alle
compagnie aeree, la situazione sembra più strana ed intricata.
Per capirci un po' non ci resta che
fare delle ipotesi. La prima è capire se quei 5 milioni provengono
direttamente dalle esigue entrate dell'azienda o magari si viene a
scoprire che come è successo in varie parti d'Italia e d'Europa i
soldi per il comarketing venivano depositati da enti statali o
pubblici che poi la società di gestione girava alle compagnie. Aiuti
di Stato che molte volte anche la Commissione Eropea ha giudicato
illegittimi come ad esempio Alghero e Charleroi dove SAVE detiene
delle consistenti quote azionarie
http://europa.eu/rapid/press-release_IP-14-1065_it.htm
E' successo per gli aeroporti pugliesi
dove la Regione girava ai gestori i soldi che oltretutto venivano da
fondi Europei. O come a Verona o a Trapani che i soldi venivano
collettati dagli enti pubblici che poi venivano rigirati nelle
modalità già descritte. In un articolo comparso sul sito
http://www.aerohabitat.eu/low-cost/
oltre a trovare i particolari sugli aiuti di stato troverete anche
un'analisi sulla pericolosità dello spezzettamento del sistema
aeroportuale italiano e sull'intervento dell'Europa Comunitaria che
detta norme chiare sugli aiuti di Stato ai sistemi aeroportuali. Nel
blog di Beniamino Sandrini, Vivicaselle.eu in un articolo del 8
novembre http://vivi-caselle.blogspot.it/2015_11_08_archive.html
fa notare che gli aeroporti di Venezia, Treviso e Verona hanno la
stessa strategia di sviluppo e si domanda quanto è costato allo
scalo di Verona far ritornare Ryanair che aveva lasciato nel 2012
dopo che la stessa società di gestione aveva bloccato i versamenti
dei contributi a passeggero che la compagnia irlandese incassava.
http://www.larena.it/home/contratto-ko-ryanair-abbandona-il-catullo-1.2877692
Per Treviso la situazione debitoria
sembra molto pesante con una prospettiva di continuo aumento
dell'ammanco dovuto a politiche commerciali troppo dispendiose e ci
viene il sospetto che la riluttanza di sempre da parte della società
Aertre di tirar fuori soldi per le mitigazioni sia dovuto a questa
situazione. Già una volta nel 2007 il Ministero dando un parere
negativo aveva posto delle prescrizioni con una richiesta di coprire
delle spese di compensazione, mai realizzate. Il comune di Quinto ha
chiesto 12 milioni di euri per le compensazioni e messa in sicurezza di scuole, altri immobili
pubblici e privati ma da Aertre non una parola o comunicazione a
riguardo. E' senz'altro vero che per l'aeroporto superare la VIA
significa sicuramente sborsare soldi per le compensazioni che il
Ministero non può non prescrivere. Tutto ciò per dire che anche la
Valutazione Ambintale sarebbe, in caso di documento ufficiale, un costo
e non di poco conto per una società indebitata come lo è
Aertre. Quindi, a conti fatti è meglio non averla la V.I.A. e non
essendoci nessun obbligo documentale, nessuno ti può forzare a tirar
fuori uno scheo. BINGO!!! Se poi contiamo che il gestore è più di
dieci anni che dovrebbe concludere l'iter di V.I.A. il sospetto che
non lo faccia per mero conto finanziario è lecito e plausibile
pensarlo. Se così fosse, ed in parte lo è perchè la VIA non c'è,
sarebbe da dire che lo sviluppo dell'aeroporto lo si fa sulla pelle
della salute dei cittadini che a tutt'oggi non sono in grado di avere
dati certi sugli impatti dell'infrastruttura!! Tutto ciò con l'aggravante che questi giochetti, come denunciano i pentastellati Arianna Spessotto e Gianni Girotto sembrano vengono fatti in diversi aeroporti con la complicità dell'omnipresente "babbo natale" ENAC!
Interrogazione alla Camera di A. Spessotto
Interrogazione al Senato di G. Girotto
Interrogazione alla Camera di A. Spessotto
Interrogazione al Senato di G. Girotto
Ritornando nello specifico della
questione comarketing, facciamo una ulteriore riflessione che
consideriamo per niente marginale; se il gestore è fortemente
indebitato e spende 5 milioni di euri per far arrivare i voli su
Treviso non è che questi soldi provengano come aiuti dalle solite
collette degli enti pubblici che si sono viste in altri aeroporti italiani,? E se si appurasse che qualcuno dal pubblico sta aiutando
una struttura a picco, chi è che ci guadagna in questo gioco al
massacro?
E poi ci chiediamo, succederà come
all'aeroporto di Firenze Peretola o al Catullo di Verona dove la
crisi finanziaria ha falciato molti lavoratori messi in mobilità?
All'interno di Aetre ci sono vari enti
pubblici rappresentati anche nel consiglio di amministrazione. Mario
Pozza che rappresenta la Camera di Commercio di Treviso, il
presidente della società Giovanni Garatti o Antonino Barcella, noto
commercialista, che rappresentano il Comune di Treviso potrebbero
darci lumi su questa intricata situazione? Cari rappresentanti di
enti pubblici a cui noi versiamo i contributi, potete dirci se Aertre
fa comarketing con soldi versati da enti diventando inadempienti per
quanto riguarda leggi e regolamenti Italiani e Europei sulla
concorrenza? Fugare questi dubbi significa mettersi al riparo
dall'essere accusati di illecito aiuto di Stato perseguibile con
multe, restituzione del mal tolto e molto, molto altro. Fate per una
volta i trasparenti, toglieteci il sospetto.
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