lunedì 12 ottobre 2015

BASTA INTRALLAZZI! Appello alle Autorità Ministeriali.

Fonte: corriere.it
A seguito delle ennesime scandalose esternazioni del finanziere Enrico Marchi, patron degli aeroporti di Venezia e Treviso, il Comitato per mano del nostro Presidente Giulio Corradetti ha deciso di spedire una lettera-appello alle massime autorità competenti per sollecitare per l'ennesima volta un intervento risolutivo per l'aeroporto Canova di Treviso. Dopo il clamoroso ritiro del Master Plan che prevedeva un inverosimile ampliamento di movimenti voli e passeggeri abbiamo richiesto alle autorità una maggior vigilanza sul ruolo e le competenze di ENAC, Ente Nazionale Aviazione Civile. Ente ancora una volta responsabile, assieme al Ministero dell'Ambiente, dell'inverosimile pasticcio procedurale che si è venuto a creare sullo sviluppo e la gestione dell'aeroporto Canova. Chiediamo alle autorità risposte certe per quanto riguarda il futuro dell'aerostazione e la sua convivenza con la cittadinanza abitante nei dintorni che, in questi anni, hanno subito le decisioni dell'ente pubblico sotto accusa, il quale ha più volte ritenuto di favorire gli interessi del gestore fregandosene della tutela della cittadinanza e dell'ambiente benché precise leggi dello Stato lo preveda.  Leggi mai applicate da più di 10 anni.
 Denunciamo anche l'incomprensibile non presa di posizione del Ministero dell'Ambiente che non è stato in grado di dare, dopo tre pronunciamenti negativi della sua Commissione Tecnica di Valutazione sul Piano di Sviluppo presentato, un pronunciamento o in alternativa delle prescrizioni relative allo stato di fatto della struttura. Tutto ciò, dopo aver dato, ingenuamente e sicuramente in maniera sprovveduta, una non assoggettabilità ai lavori di rifacimento ed ampliamento nel 2012. Potenziamenti che sono serviti alla struttura per aumentare voli e passeggeri senza un passaggio di V.I.A. In un altro paese civile, ENAC, per le inadempienze fatte a Treviso sarebbe già sotto inchiesta ed i vertici dimessi!! Il Comitato e migliaia di cittadini attendono una risposta non di parte e che faccia finalmente chiarezza su responsabilità e ruoli di questa vicenda.

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