Oggetto: LETTERA APERTA DA PARTE DI "SPECULATORI" ED "ESAGITATI".
In riferimento ai commenti di Enrico Marchi, indirizzati ai Componenti dell'Associazione Comitato per la riduzione dell''impatto ambientale dell'aeroporto di Treviso, vogliamo tranquillizzare il Presidente di Save; non siamo persone: inquiete – scalmanate – turbolente o in preda a forte agitazione e nemmeno dediti alla speculazione (da quale pulpito viene la predica …).
La qualità della nostra vita è purtroppo condizionata da scelte imprenditoriali tendenti esclusivamente a garantire il profitto, senza tener conto delle conseguenze; per Chi non è coinvolto, è troppo facile pontificare sull'utilità e convenienza della struttura aeroportuale trevisana.
Il Comitato richiede innanzitutto il rispetto delle regole, a cominciare dal vincolo dei 16.300 movimenti annui imposto dall'anno 2007, per cui il Ministero dell'Ambiente, in caso di
inadempimento, avrebbe dovuto attivare iniziative di tutela che si sarebbero rese necessarie, in collaborazione con la Regione Veneto ed Arpa Veneto: azioni mai intraprese ma che ora, dopo il ritiro della procedura di VIA, diventano un obbligo per le Autorità coinvolte.
Il Comitato ha sempre evidenziato il mancato rispetto di quanto previsto dalle Normative:
concentrazione aeroporti; aggiornamento zonizzazione acustica aeroportuale; verifica compatibilità ambientale del limite imposto e ricerca inquinamento tipico aeronautico, con modalità/tempistica previste; emissioni gas serra; salute pubblica; controllo acque sversanti in fiume Sile; rispetto orario notturno; rispetto linee guida ISPRA; …. nonché fatto presenti le criticità riscontrabili ed inconfutabili, rilevabili nella situazione attuale.
Evidentemente per qualcuno, tutto questo è sinonimo di speculazione ed esagitazione!!
Le tre ripetute bocciature del Master Plan, da parte della Commissione VIA nazionale, dimostrano l'assurdità di quanto proposto per la gestione operativa dell'aeroporto; in previsione della definitiva bocciatura, il gestore/ENAC ha deciso di soprassedere ed in questo contesto c'è da evidenziare l'operato scandaloso dell'altra Commissione VIA, quella regionale, che ha espresso parere positivo su un progetto indifendibile al limite della decenza procedurale, di cui gli estensori incaricati dalla stessa Commissione di palazzo Ferro Fini si dovrebbero vergognare!
L'auspicio è che i vincoli imposti e le verifiche ambientali previste debbono essere rispettati; la realtà purtroppo dimostra che il gestore tutela esclusivamente le proprie esigenze, a prescindere dalle conseguenze. Il vuoto amministrativo si evince sul fatto che le Autorità locali dovrebbero monitorare e controllare lo sviluppo di queste infrastrutture altamente impattanti e invece non viene mai fatto, disattendendo o mettendo in serio pericolo la tutela della salute e lo sviluppo armonico del territorio.
Il Direttivo del Comitato
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