Venerdì 11 luglio 2014 abbiamo spedito alle autorità questa lettera:
Al Signor Sindaco del Comune di Treviso
Al Signor Sindaco del Comune di Quinto di Treviso
Al Signor Sindaco del Comune di Zero Branco
Consiglieri Comunali di Treviso
Consiglieri Comunali di Quinto di Treviso
Consiglieri Comunali di Zero Branco
ENAC Direzione Nord Est
ENAC Direzione Centrale Infrastrutture Aeroporti
e
ENAC Direzione Centrale Regolazione Tecnica
MATTM
Ministero dell'ambiente della tutela del territorio e del mare
Oggetto:
L'ipotesi di Commissione Tecnica del Sindaco Giovanni Manildo e le urgenti necessità di
intervento di risanamento ambientale dell'aeroporto A. Canova di Treviso.
In previsione dell’insediamento di una Commissione Tecnica ipotizzata dal Sindaco Giovanni Manildo, istituita per valutare e definire, tra le numerose incombenze, anche il numero di movimentazioni aeronautiche annue compatibili con l’Ambiente ed il nostro Territorio. il Comitato per la riduzione dell’impatto ambientale dell’aeroporto di Treviso ritiene indispensabile rendere noto alcune doverose precisazioni, ciò allo scopo di indurre un’azione, da parte delle Amministrazioni Comunali interessate, tendenti alla salvaguardia della salute e alla preservazione del territorio.
In particolare, si ricorda la diffida emessa dal Sindaco di Quinto di Treviso, in data 28/12/2012, ribadita dal Ministero dell'Ambiente relativa all’impatto ambientale, legata all’aumento del numero dei voli, nonché le prescrizioni imposte dalla Commissione Tecnica VIA del Ministero dell’Ambiente, esplicate nei Pareri n. 1363 CTVA del 25/10/2013 e n. 1454 del 07/03/2014, tenendo anche conto anche della discussione sul tema, avvenuta nel corso del Consiglio Comunale di Treviso del 31 marzo 2014. Alla luce di quanto sopra evidenziato, questo Comitato ritiene che il numero di movimenti aeronautici annui sia già chiaramente stabilito ed individuabile in 16.300, facendo invece notare come la costituenda Commissione Tecnica non possa decidere di modificare, d’arbitrio, tale limite/vincolo normativo.
A cosa servirebbe la Commissione Tecnica constatato che non può decidere di modificare d’arbitrio tale vincolo? Non servirebbe neanche per altri motivi visto che dal Ministero sono arrivate ampie direttive ed indicazioni sul come e con quali tempistiche realizzare quelle opere che metterebbero in sicurezza persone e territorio. Se l'Amministrazione di Treviso non ha sufficienti competenze prenda dei tecnici come consulenti ma la Commissione può avere un senso solo come organismo coordinatore tra i vari Comuni territorialmente coinvolti in funzione della realizzazione delle Direttive Ministeriali. Non vediamo a tal proposito altre interpretazioni. In ogni caso il tempo delle attese e dei rinvii è per noi finito, quando c'è di mezzo salute dei cittadini e salvaguardia del territorio non ci sono mediazioni o attese siamo di fronte ad un'emergenza che va al più presto risanata.
Questo Comitato ha avuto modo di evidenziare, in diverse occasioni, la propria posizione inerente il contenimento delle problematiche che scaturiscono dalla più penalizzante movimentazione aeronautica consistente in atterraggi e decolli.
Si ritiene altresì che per valutare la compatibilità ambientale dell’attività aeroportuale sia necessario, in anticipo, impostare ed attuare monitoraggi rispettosi della normativa vigente, allo scopo di rilevare il grado di inquinamento acustico ed atmosferico: solo a fronte di certificati e attendibili riscontri sul territorio sarà possibile stabilire la compatibilità ambientale dell’infrastruttura Aeroporto Canova di Treviso. Inoltre è bene precisare che l’inquinamento atmosferico non risulta identico ovunque; chi ne stabilisce la tipologia sono le stesse fonti di inquinamento, dove, nel nostro caso, l’inquinamento aeronautico provoca maggiormente una tipica contaminazione da valutare con ricerca specifica: nanopolveri / sostanze chimiche adsorbite ed in fase gassosa / metalli pesanti .
In aggiunta, la stampa riporta frequentemente notizie riguardanti la situazione sanitaria conseguente all’incremento dell’inquinamento nell’area trevigiana, rilasciate da Medici dell’ASL 9. Queste segnalazioni costituiscono la fonte delle nostre maggiori preoccupazioni: per questo abbiamo ripetutamente chiesto l’attuazione di un’indagine epidemiologica sulla popolazione e una verifica dell’influenza dell’inquinamento ambientale sui terreni sottostanti le movimentazioni aeronautiche (deposizioni).
Il Sindaco è responsabile delle condizioni di Salute della Popolazione del suo territorio; deve conoscere lo stato di salute della popolazione e deve prendere provvedimenti se le condizioni ambientali risultano critiche. Una buona Amministrazione deve partire dal diritto alla Salute della Popolazione. La tutela dell’Ambiente e del Territorio rientra tra le principali responsabilità istituzionali degli enti locali e sempre più frequentemente le Amministrazioni pubbliche sono chiamate a rispondere con trasparenza ai Cittadini. Pertanto, in presenza di urgenti ed indifferibili necessità della salute pubblica, il Sindaco può ordinare di contenere, limitare o persino eliminare tutte le reali fonti delle emissioni sonore, come nel caso delle movimentazioni aeronautiche notturne.
A tal proposito non è più tollerabile che aerei decollino dopo le ore 23,00 la legge non lo consente quindi ci chiediamo perchè ancora i Sindaci non siano intervenuti. Nel 2013 ci sono stati circa 70 sforamenti e solo alcuni di essi sono giustificati per cause di emergenza consentite dalla Normativa. Tutti gli altri ritardi, con conseguente sforamento degli orari consentiti, sono dovuti a motivazioni di carattere economico commerciale. Alla data odierna continuiamo a monitorare che anche per l'anno in corso il vizio non è cambiato e di notte si continua a volare anche fino alle 01.00. Eppure questa è una norma ben precisa ribadita recentemente anche nelle Commissioni CTVA del Ministero. Siete voi Sindaci che dovete scegliere se hanno più valore salute dei cittadini e rispetto delle normative oppure gli interessi delle compagnie di trasporto aereo che, sforando i limiti, risparmiano sui rimborsi o sul pernottamento ai passeggeri che altrimenti sarebbero a loro carico.
Tra i poteri specifici attribuiti al Sindaco per proteggere l’inquinamento acustico, la norma contenuta nell’art.9 della Legge 26/10/1995, n. 447 (Legge quadro sull’inquinamento acustico) non deve essere interpretata in senso restrittivo, veramente letterale. Infatti la Legge Quadro ha ridefinito [art.2, comma 1, lettera a)] il concetto di inquinamento acustico, qualificandolo come “l’introduzione di rumore nell’ambiente abitativo o nell’Ambiente esterno tale da provocare fastidio o disturbo al riposo ed alle attività umane”, sancendo espressamente che esso comporta, in ogni caso, “un pericolo per la salute umana”, cosicché deve ritenersi che un fenomeno di inquinamento acustico rappresenti ontologicamente una minaccia per la salute pubblica come conferma OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) e pertanto il Sindaco può esplicare il suo potere di ordinanza.
L’utilizzo del particolare potere di ordinanza contingibile ed urgente, delineato dall’art. 9, deve ritenersi “normalmente” consentito, allorquando gli appositi accertamenti tecnici effettuati dalle competenti Agenzie Regionali di Protezione Ambientale (ARPA) rivelino la presenza di un fenomeno di inquinamento acustico, anche se non coinvolge direttamente la salute dell’intera collettività bensì un numero limitato di Persone (e, al limite, una sola Persona): vedasi Monitoraggi ARPAV nei dintorni del sedime aeroportuale, effettuati nel periodo 22/06 ÷ 14/11/2012, confrontabili con i valori limite delle zonizzazioni acustiche comunali di Treviso e Quinto di Treviso. Pertanto, in presenza di urgenti ed indifferibili necessità della salute pubblica, il Sindaco può ordinare di contenere, limitare o persino eliminare tutte le reali fonti delle emissioni sonore, come nel caso delle movimentazioni aeronautiche notturne. Si coglie quindi l'occasione per chiedere, in qualità di associazione, legalmente riconosciuta, per la tutela dell'ambiente e della salute dei cittadini, ai Sindaci, a fronte degli esiti del monitoraggio Arpav del rumore aeroportuale che dimostrano il superamento dei limiti previsti dalla zonizzazione acustica comunale, precise informazioni in merito alle iniziative adottate e a quelle pianificate nell'immediato futuro dall'Amministrazione comunale di Treviso, Quinto e Zero Branco per ricondurre la situazione al rispetto delle norme.
Il Comitato per la riduzione dell’impatto ambientale dell’aeroporto di Treviso confida nel senso di responsabilità degli Amministratori locali, chiede il loro coinvolgimento con l’esclusiva finalità di garantire una degna qualità di vita a tutti i Cittadini coinvolti dalle problematiche aeroportuali, identificando le cause che generano disagi/malattie e cercando di formulare un piano di prevenzione per arrivare alla loro riduzione e possibilmente all’eliminazione.
Pertanto, visto le nostre innumerevoli richieste rimaste senza alcun riscontro da parte delle VS Autorità, richiediamo in tempi brevi una risposta scritta dove vengono descritte modalità, tempi e piani di intervento conformi alle indicazioni delle Commissioni di Valutazione Ambientale del Ministero dell'Ambiente. E' compito vostro fare le dovute pressioni su ENAC e Aer Tre SpA di modo che i Decreti Ministeriali siano resi operativi, e che non vengano sistematicamente elusi com'è avvenuto in questi ultimi 15 anni. Sta alla vostra presa di coscienza e alla vostra responsabilità istituzionale far si che questo caso di mala gestione non debba essere per l'ennesima volta giudicato dai Tribunali.
Il Direttivo del “Comitato per la riduzione dell'impatto ambientale
dell'aeroporto di Treviso”
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