Il Direttivo e il presidente del Comitato ritengono i fatti sottoscritti dal consigliere Maristella Caldato di estrema gravità. Il Comitato alla luce degli ultimi intenti di collaborazione con il Comune di Treviso provvedrà il prima possibile a chiedere dei chiarimenti in merito.
AEROPORTO
CANOVA: CHIESTA A MANILDO UNA COMMISSIONE D’INCHIESTA URGENTE
Un
anno fa ho presentato alla Procura della Repubblica un esposto per la mancanza
del Piano di Rischio Aeroporto Canova di Treviso, piano che doveva essere
predisposto fin dall’aprile 2006 dal Comune Fatalità, solo due settimane dopo il mio
esposto, i relativi elaborati sono stati predisposti dal Settore Urbanistica comunale,
poi presentati e vagliati dall’Amministrazione Gobbo, con una semplice
comunicazione di Giunta, il tutto in data 19/12/2012: manca, quindi, ad oggi, una delibera di Giunta, di approvazione
della proposta degli Uffici comunali. Poi, in maniera fulminea, in data 21/12/2012, detti
elaborati del Piano di Rischio sono stati inviati dal Comune all’Ente Nazionale
Aviazione Civile (ENAC), per il parere di legge obbligatorio.
Ricordo che, successivamente,
in qualità di componente la Commissione Consiliare Comunale Urbanistica, già a settembre, anche nel corso
del Consiglio Comunale di tale mese, chiesi
all’Assessore Camolei e all’architetto Barbieri (Dirigente settore Urbanistica
del Comune), alla presenza dell’Ing. Negro (Presidente Commissione Urbanistica),
a che punto fosse questo benedetto
Piano di Rischio. Il Dirigente e l’Assessore mi risposero che era solo
una “questione di normali tempi tecnici
di ENAC per il rilascio del prescritto parere”.
Ho
dovuto presentare una interrogazione al Sindaco Manildo, per scoprire alcune
settimane fa che, è pur vero che la proposta di Piano di Rischio è stata
inviata a metà dicembre 2012 all’ENAC, ma
mi è stato taciuto che il 21/3/2013, l’ENAC aveva inviato al Comune una prima
richiesta, nella quale affermava tra l’altro “L’esame condotto sulla documentazione costituente il piano di rischio ha
evidenziato carenze tra quanto contenuto nel piano e quanto richiesto dalle
normative vigenti in materia.
Come
noto il Codice della Navigazione” omissis “ha introdotto dalla sua entrata in vigore nuove tipologie di vincoli
finalizzati alla gestione sostenibile del rapporto aeroporto-territorio.
In
particolare il quinto comma dell’art. 707 prevede che lungo le direzioni di
atterraggio e decollo i Comuni possono autorizzare nuove opere ed attività solo
se coerenti con i piani di rischio che gli stessi adottano sulla base delle
previsioni contenute
nel regolamento per la Costituzione e l’esercizio degli Aeroporti dell’ENAC. Pertanto
diversamente da quanto riportato nelle “Norme tecniche del Piano di Rischio, i
permessi di costruire e le istanze edilizie nelle aree di tutela non possono
essere rilasciati dal Comune sino all’adozione del Piano” quando invece
il Comune di Treviso ha concesso permessi a costruire a iosa dal 2006 ad oggi….
Inoltre,
nella medesima comunicazione l’ENAC affermava “Nella proposta di variante al PRG viene riportata all’art. 46 Zona omogenea
C prevedendo che in tutte le sottozone della zona omogenea C, ricadenti all’interno
dell’area di tutela aeroportuale A…non è consentita la realizzazione di nuove
edificazioni aventi destinazione residenziale, eccezion fatta per le aree assoggettate a SUA già approvati
alla data di adozione del Piano di Rischio Aeroportuale. Tale proposta non è
condivisibile sia alla luce di quanto sopra, sia in quanto nelle aree di tutela
aeroportuale A non possono essere previste nuove edificazioni residenziali”
ennesima prova di proposta del Comune di Treviso rivolta alla esclusiva edificazione.
Credo
che dette richieste di ENAC siano contestazioni pesanti nei confronti del
Comune di Treviso, dando modo di rilevare gravi
inadempienze e illegalità, nonché una volontà politica di ritardare
l’approvazione del Piano di Rischio con lo scopo di edificare, a dismisura nel territorio comunale, ragione
per cui il parere non è stato fornito ma sono state richieste consistenti
integrazioni.
Alcuni dati dall’aprile 2006 al maggio
2013: nella zona residenziale B1 (area di tutela del Piano di Rischio) sono
stati dati concessioni ad edificare per unità immobiliari occupanti 303
abitanti, mentre nella C2 per 211 abitanti e così via, titoli che non potevano
essere probabilmente concessi perché le
aree si trovavano nelle traiettorie di decollo o atterraggio dei velivoli!!!! E
penso ad esempio, a quelle palazzine edificate nelle vicinanze del civico 180
di Via Sant’Angelo, mi pare erette nel 2007….
In
aggiunta, l’Assessore Marton ed il dirigente Barbieri hanno atteso il 3 ed il 7
giugno 2013 (altro caso molto fortuito: una manciata di giorni dal ballottaggio
tra Gentilini e Manildo!!!) per inviare all’ENAC le integrazioni richieste il
21/3/2013, cioè ben due mesi e mezzo dopo!
In
una recente riunione dei cittadini il nostro Sindaco Manildo ha detto che l’Amministrazione
sta facendo “uno screening sulla
questione aeroporto, che servono approfondimenti, che va fatto un dibattito e
poi saranno fatte le scelte”. E’ mia personale convinzione e di decine di
cittadini, che la nuova
Amministrazione sicuramente una scelta l’abbia già fatta, da me e da molte
persone non condivisa: ha dato fiducia a colui che, dal punto di vista
tecnico, ha guidato l’iter procedurale carente e contrario alla legge, riferito
alla formulazione del Piano di Rischio dell’aeroporto Canova di Treviso!
Ora,
però, bisogna cambiare pagina, dare il segno della discontinuità politica
perché sono in pericolo più diritti costituzionali dei cittadini: la tutela
della salute e della sicurezza degli stessi, la salvaguardia dell’ambiente; quello che mi è stato taciuto ed è stato
taciuto anche a molti miei colleghi consiglieri comunali (cioè la lettera
dell’ENAC del 21/3/2013 scoperta grazie ad una semplice interrogazione da me
presentata, molto circostanziata!) è
una circostanza grave, gravissima!!!! Ieri sera in Consiglio Comunale
ho chiesto al Sindaco perché Camolei e Barbieri non mi hanno detto della
lettera dell’ENAC? Per dirla ironicamente, è stata forse una dimenticanza?
Dobbiamo
tracciare una netta linea di demarcazione tra la nostra Amministrazione
Comunale e quella precedente, del Sindaco Gobbo, anche nella scelta delle
figure dirigenziali che sono incarichi non solo tecnici, ma anche fiduciari di
un’Amministrazione: il dirigente Barbieri ha avvallato un Piano di Rischio,
nella benevola delle ipotesi “carente”, predisposto contro la normativa
vigente, sempre per via di quel motto che mia nonna ricordava “pica a mussa dove che vol el paron”.
Orbene,
per me e molti cittadini ma spero anche per la nuova Amministrazione Comunale
Manildo, l’asina va appesa al carro della legalità, del rispetto della
sicurezza e della salute dei cittadini, nonché dell’ambiente. E’ intollerabile
quello che è accaduto!
Per
quanto sopra esposto, ieri in Consiglio Comunale (domani mediante deposito al
protocollo di una formale richiesta scritta!!) ho richiesto espressamente al
Sindaco Manildo l’istituzione di una
Commissione speciale d’indagine per l’aeroporto, ai sensi art. 19 del
Regolamento del Consiglio Comunale, al fine di accertare responsabilità
di questo totale stato di illegalità, nonché di danno ai diritti fondamentali
di noi cittadini. Chiedo altresì che il Presidente della Commissione
Urbanistica convochi quanto prima la Commissione, al fine di indire una audizione
dell’Assessore Camolei e del Dirigente Arch. Barbieri in merito alle vicende
attinenti al Piano di Rischio!
Mi domando: perché è stato presentato
un Piano di Rischio carente e contrario alla normativa vigente?
A Parma, esso
è stato inviato ad ENAC il 5/10/2011 e l’ENAC ha dato il parere il 27/10/2011,
mentre a Treviso, dopo un anno, non siamo riusciti ad avere il parere perché il
Piano è stato presentato in maniera carente e contrario alle normative vigenti!
I cittadini
devono altresì sapere che, ieri sera, in Consiglio Comunale, né il Sindaco
Manildo né l’Assessore Camolei mi hanno risposto: il silenzio assoluto da parte
di tutti!
Treviso, 20 dicembre 2013.-
Maristella Caldato
Consigliere Comunale
Anziano città di TREVISO
Gruppo PARTITO DEMOCRATICO
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