lunedì 11 novembre 2013

IMPATTO ACUSTICO: la salute dei cittadini non vale il supposto aumento del turismo

Ora che i soliti personaggi in conflitto d'interesse come Tiziano Simonato direttore del BHR, il
presidente Aertre Garatti proprietario dell'Hotel Al Fogher, la Camera di Commercio azionista di Aertre e dei vari rappresentanti di categoria che difendono le rispettive “careghe” si sono sfogati attraverso patriottesche barricate a difesa dell'ampliamento dell'aeroporto punto nevralgico del turismo trevigiano (secondo loro), vorremmo iniziare a discutere sul merito dei problemi concernenti l'ampliamento dell'aeroporto. I suddetti sono stati anche questa volta accompagnati dalla solita politica, (Zaia e Muraro) che a parole è molto attenta all'ambiente a al consumo del territorio mentre nei fatti appoggiano progetti
insensati fregandosene della salute dei cittadini.
Vorremmo spendere più parole per contrastare le assurdità che “la cricca” di sempre, la stessa che nel 2011 dopo il nostro ricorso al TAR per i lavori di ampliamento, organizzarono una vera caccia al Comitato appellandosi a Roma, giurando tutti che quei lavori non erano un ampliamento, ma il buon senso ci induce a dire che bisogna iniziare a discutere sul merito della bocciatura del Master Plan ventennale,  del perché la Commissione VIA del Ministero dell'Ambiente abbia emesso un parere negativo sul progetto di ampliamento del Canova.


Si, è vero che bisogna attendere il documento che accompagna il parere negativo interlocutorio ma noi crediamo che questa decisione sia stata presa anche per la valanga di osservazioni che il Comitato, le Associazioni, il Comune di Quinto e privati cittadini hanno spedito alla Commissione per denunciare la montagna di anomalie, contraddizioni, scorrettezze procedurali e limiti tecnici del Master Plan. Iniziamo questa correlata di osservazioni al PSA (piano di sviluppo aeroportuale) partendo da una questione fondamentale che a nostro avviso ha condizionato il parere negativo di Roma: non esiste un monitoraggio acustico coerente con le disposizioni di legge dell'intorno aeroportuale. Se si considera che l'aeroporto civile è aperto da più dieci anni e non è stato mai fatto nulla per sapere e per capire quale siano gli impatti sulla popolazione e sul Parco del Sile, tutto ciò è scandaloso. E' la stessa Organizzazione Mondiale della Sanità ad affermare che il rumore causa o contribuisce non solo a fastidio e disturbi del sonno, ma anche a infarti, difficoltà di apprendimento, e tinnito auricolare e che tutto ciò aumenta il rischio di malattie cardiovascolari e di alta pressione del sangue.
 
Tutte le anomalie del piano antirumore presentato da ENAC, per conto di Save/Aertre sono elencate dalle osservazioni depositate in commissione VIA dal Sig. Alessandro Sottana che sintetizza in maniera esemplare tutto quello che manca nel Piano: dall'incompletezza dei dati ARPAV, al dubbio posizionamento di microfoni nascosti dietro le case, alla mancanza di verifica delle analisi con i tracciati radar degli aerei, la mancanza di centraline fisse e la mancanza di zonizzazione acustica da parte del Comune di Treviso. Nei prossimi giorni pubblicheremo altre osservazioni su questo specifico argomento.

Intanto vorremmo raccontarvi quello che ha detto pubblicamente il presidente Enrico Marchi a proposito di questo argomento il giorno 5 novembre dal palco del convegno organizzato dalla CGIL a Mestre: “Il sistema aeroportuale del Nord Est tra diritti e opportunità.” Nel suo intervento Marchi ha pesantemente attaccato la Commissione VIA del Ministero ed in particolare il Commissario Bortolo Mainardi reo di aver bocciato il piano sul rumore. Come ha raccontato dal palco in preda ad un raptus d'ira, Mainardi sarebbe colpevole di aver detto durante la sua visita al Canova nel luglio scorso,  posizionato in fondo alla pista in zona Quinto, che c'era troppo rumore. Marchi si chiedeva come avesse fatto a calcolarne l’intensità non essendo in possesso di nessuno strumento di misurazione. Che il rumore sia tanto lo possono testimoniare migliaia di cittadini che vivono a Quinto ma carissimo Marchi la questione grave è che per legge la tua azienda era obbligata a fare i rilevamenti in conformità alle procedure invece non le ha mai fatte. Perché Mainardi o la Commissione ti dovrebbero dare il consenso all'ampliamento se tu non ti sei mai preoccupato di sapere in che condizioni per la sicurezza della salute degli abitanti coinvolti opera la tua azienda? La stessa domanda che facciamo a quella parte di “Imprenditori Piagnoni” che  in questi giorni gridano no al blocco della crescita e dello sviluppo commerciale del Canova. Perché dovremmo rischiare di darvi le nostre vite se prima non viene fatta un'analisi conforme alle normative tale da darci un quadro conoscitivo obbiettivo sugli impatti acustici. No, noi non siamo disposti a dare la nostra salute in cambio di qualche migliaio di passeggeri che dovrebbero andare a riempire i vostri alberghi.

Osservazioni Rumore di A.Sottana

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