Treviso, "aerodromo utilizzabile con precauzione a causa della concentrazione di gabbiani"
AIP Italia (Aeronautical Information
Pubblication - Servizio Informazioni Aeronautiche) è la pubblicazione
ENAV che contiene le informazioni aeronautiche di carattere permanente
relative allo spazio aereo nazionale ed agli aeroporti del Belpaese.
Sono documenti ufficiali a disposizione degli operatori di scalo e dei
piloti.
Quindi è risaputo da tutti che il Canova di Treviso è un "aerodromo utilizzabile con precauzione a causa a causa della concentrazione di gabbiani".
Ma cosa ne pensano i gabbiani accovacciati sul pontile del CALVERT di atterraggio sulle acque del Sile?
Ma questa è la nota a disposizione dei piloti che operano sul Canova. Tutto bene quindi?
Del punto di vista dei gabbiani c'è
forse qualcuno che si preoccupa? Probabilmente no. Il problema sorge
qualora il pilota dimentica di attivare il radar meteo (se funziona) ma
sopratutto se i gabbiani non sono refrattari alle onde
elettromagnetiche.
Qualche dubbio sorge, inoltre,
quando si annota che non tutti gli aeromobili dispongono di radar meteo
on board. Come, ad esempio è accaduto al velivolo che al Canova il 29
ottobre 2012 ha impattato volatili.
L'aeroporto era stato chiuso per 40
minuti, dopo le 09.30 del mattino. Con qualche disservizio operativo (un
volo ha riattaccato).
Il rapporto ENAC BSCI 2011
sull'impatto volatili identifica lo scalo trevisano come "in generale",
in base alla normativa vigente, e ai dati storici disponibili possiamo
definire come accettabile il rischio di wildlifestrike presso
l‟aeroporto Antonio Canova di Treviso.
Dai rilevamenti effettuati si è
ottenuta una soddisfacente descrizione delle comunità ornitiche che
frequentano il sedime aeroportuale con conseguenti informazioni sull‟uso
dell‟habitat. Sono state evidenziate delle differenze nella
distribuzione delle specie che sono in parte spiegabili con la diversa
composizione strutturale dell‟habitat, ma soprattutto dalle diverse
esigenze ecologiche dovute alle fasi del ciclo biologico che si sono
susseguite durante il periodo di studio. Le informazioni emerse da
questo monitoraggio faunistico, permettono in sede di pianificazione
gestionale di concentrare eventuali azioni finalizzate a ridurre le
fonti attrattive di fauna selvatica presenti.
Infatti, si può tranquillamente
affermare che grazie all'uso dell'indice BRI2 è possibile analizzare e
raffigurare uno scenario in cui si tengono presenti tutte le variabili
che concorrono a definire la probabilità che un evento di wildlifestrike
avvenga. Tale scenario, sebbene costruito con dati relativi al passato,
fornisce comunque una base predittiva basandosi sulla stagionalità
delle presenze di avifauna".
Per quanta riguarda l'impatto volatili a Treviso riportiamo quanto segnalato dal Rapporto ENAC BSCI 2011.
"AZIONI FUTURE
Queste le azioni che l‟Ente Gestore porrà in essere per la mitigazione del rischio presso lo scalo di Treviso:
Chiusura delle aperture ed
anfratti di ogni tipo con una· rete metallica a maglia larga così da
impedire ai colombi di entrarvi e costruirvi il nido; posizionamento di
dissuasori fisici come punte metalliche e fili di nylon sui cornicioni e
le finestre degli edifici aeroportuali e sui fari delle torri di
controllo in modo da impedire a storni e colombi di posarsi;
Rimozione degli autobus in
disuso e la recinzione· circolare ad esso vicina in quanto utilizzati
come posatoi da passeriformi, gazze e cornacchie;
Rimozione dei cumuli di terra e
sterpaglia che sono· stati accumulati durante i lavori svolti in
aeroporto da giugno a dicembre 2011;
Svuotamento della la vasca
utilizzata dai vigili del· fuoco per le simulazioni di incidenti.
Laddove ciò non fosse possibile, verrà impedito l‟accesso all‟acqua
coprendo la superficie con reti a maglie strette o palline galleggianti;
Concentrazione degli interventi
dissuasivi attivi alle· prime ore di luce e al crepuscolo in quanto
periodi di massima attività delle specie ornitiche;
Consulenza presso l‟Ufficio di
Pianificazione· Territoriale della Regione Veneto per quanto riguarda
gli aspetti legati alla destinazione agricola delle aree circostanti
l‟aeroporto e alla gestione di attività/interventi che possano fungere
da attrattiva per l‟avifauna (in accordo con i principi enunciati nella
proposta di legge n. 4214 presentata il 7 ottobre 1997 e non ancora
approvata)." 20 febbraio 2013
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