Leggiamo sui giornali locali le
esternazioni dell'avv. Andrea De Checchi, assessore alla sicurezza
del comune di Treviso, sullo sgombero della Ex Telecom occupata dai
ragazzi del collettivo ZTL per rivendicare spazi pubblici a favore
dei giovani: “Finalmente sono lieto che questo sgombero sia
avvenuto e l'illegalità cessata”. Fa veramente sorridere sentir
parlare l'assessore alla “sicurezza” di un problema dove la
sicurezza non c'entra nulla perché questi ragazzi hanno dimostrato
di non essere un pericolo per la comunità bensì il contrario visto
che stavano recuperando un luogo fatiscente e pieno di topi. Bene,
essendo l'assessore De Checchi un rappresentante delle istituzioni
dice che chi non è d'accordo con le sentenze dei tribunali non si
può fare giustizia da solo confermando il fatto che un'occupazione
di suolo privato è illegale. Va benissimo ma quello che non
riusciamo a capire dell'assessore alla “Sicurezza” De Checchi è
come mai si erge a paladino della giustizia per un fatto marginale
come quello dell'occupazione mentre non ricordiamo una parola da
parte sua sulla legalità o sull'inosservanza delle regole riguardo
alle questioni aeroportuali: E di sicurezza di un aeroporto che opera
con una pista “corta” con le due testate che si affacciano su 2
centri urbani uno dei quali è da lui amministrato, ce ne sono per un
assessore di pericoli e rischi di cui preoccuparsi!
De Checchi si giustifica del fatto che
lo sgombero è stato sancito da una sentenza del Tribunale ma per
l'aeroporto dove esiste un limite di volo sancito da due sentenze:
dal TAR del Veneto e dal Consiglio di Stato, ad ottobre quando quel
famoso limite di 16300 voli è stato superato non è certo andato
in Tribunale a chiedere giustizia!
Un assessore che plaude allo sgombero
di un luogo fatiscente, disabitato e abbandonato da anni e non ha mai
detto una parola sulla sicurezza di quelle palazzine di decine di
appartamenti che tutt'ora si stanno costruendo in piena Zona di
Rischio Aeroportuale, luogo interdetto per legge ad espansione
urbanistica, crediamo che non si possa autoproclamare paladino della
giustizia. . Probabilmente per quelle palazzine la politica riuscirà a
trovare “il cavillo legale” e dargli una collocazione
urbanistica, ma che noi che sotto le rotte ci viviamo possiamo dire
che è un atteggiamento privo di ragione morale pensando che un
giorno quegli immobili saranno acquistati ed abitati da famiglie che
solo dopo qualche mese si accorgeranno che vivere lì non è né
sicuro, né salutare. Se l'assessore è così legato all'osservanza
delle leggi e alla sicurezza dei cittadini scriva una lettera ad ENAC
(ente nazionale aviazione civile) denunciando cosa sta combinando la
sua stessa Giunta sotto le rotte di volo sempre sperando che in
futuro con la previsione dell'ampliamento la divina provvidenza ci
tenga lontano da un incidente aereo che con le Aree di Rischio così
affollate diventerebbe una strage.
Reputiamo scandaloso l'atteggiamento
di un assessore che applaude allo spiegamento di più di cento
poliziotti e carabinieri in tenuta antisommossa e, sempre per
“sicurezza”, blinda un'intera città per un gruppo di ragazzi che
occupano un edificio abbandonato mentre non si è mai degnato di
considerare le nostre denunce sul deposito di carburante incollato
al terminal dell'aeroporto, frequentato giornalmente da miglia di
persone e che viene considerato “sicuro” attraverso una delle
solite “deroghe” date dal solito ente che come al solito dice
“non va bene ma presto sarà modificato, quindi deroghiamo”. Non
è stato neanche mai richiesto che almeno alcune unità di quelle
forze dell'ordine così diligentemente spiegate ieri per le vie di
Treviso, siano impiegate per piantonare quel deposito dove se un
pazzo, uno squilibrato voglia fare un atto terroristico gli
basterebbe allungare una mano e far cadere un fiammifero!!!
Se il nostro caro assessore De Checchi
spalleggiato sempre dall'anziano Gentilini, avessero agito una sola
volta per denunciare l'illegalità del superamento dei 16300
voli/anno, limite imposto da due decreti ministeriali e da due
sentenze di tribunali allora avemmo potuto credere che il loro
atteggiamento da difensori della legalità fosse fondato. Ce lo
immaginiamo noi l'assessore De Checchi che va a chiedere spiegazioni
al Presidente Enrico Marchi, finanziere e patron degli aeroporti di
TV e di VE: “perché mai sin dal 2007 non si è mai degnato di
rispettare le prescrizioni cautelative del Ministero dell'Ambiente in quanto a sicurezza,
inquinamento ambientale e quant'altro ?”
Farebbe la fine di tutte quelle persone che a Treviso hanno cercato
di fiatare contro la Casta e il potere degli uomini come Marchi a cui
tutto è consentito! Chi usa la giustizia con due pesi e due misure è
certo che non lo fa per l'applicazione della legge. Il senso di
giustizia degli uomini come l'assessore De Checchi e del binomio
Gobbo/Gentilini sia nella vicenda ex Telecom come per il problema
sicurezza del Canova è legato solamente a quelli che sono oggi gli
interessi della casta politica Trevigiana di cui fanno parte: Proni
di fronte ai potentati economici e bastone al popolo che reclama
diritti e dignità.
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