L' esigenza di
taglio degli alberi è dovuta ad un cambiamento della situazione
aeroportuale. Questa esigenza nasce da quando il Canova si è dotato
di ILS in II categoria, il sistema di atterraggio strumentale portato
in tribunale da noi perchè considerato, assieme alla pista e ad
altri potenziamenti, una palese violazione della Valutazione di
Impatto Ambientale che a tutt'oggi Treviso non ha.
Difatti,
nella documentazione
(progetto preliminare) presentata da Aertre (datata dicembre 2010)
per i lavori 2011 si dichiarava una cosa non coerente con la realtà:
"recentemente
il sistema ILS è stato implementato alla categoria II".
Si dichiarava in sostanza che la struttura era già dotata di
strumentazione in II categoria ma così non è.
L'ILS in II
categoria http://it.wikipedia.org/wiki/Instrument_landing_system
per funzionare ha bisogno di spazi ben più ampi di quelli che
attualmente la posizione dell'aeroporto offre ed è per questo che
ancora non è in funzione, ed è per questo che quando c'è nebbia
gli aerei non possono atterrrare, ed è per questo, supponiamo,
che ENAC non può dare l'OK al passaggio dello scalo in II
categoria.
Il taglio e la
capittozzatura degli alberi che continua in questi giorni
imperterrito sono in funzione di un potenziamento e un ampliamento
delle capacità dell'aeroporto che ancora non è autorizzata dalla
VIA mancante e da due sentenze che impongono il limite cautelativo.
In sintesi, la
volontà e le azioni conseguenti (taglio vegetazione) sono
finalizzate al passaggio del sistema ILS in II categoria.
Aertre
sta operando in violazione di quanto da lei stessa dichiarato in sede
di TAR, ossia che non ci sarebbe stato ampliamento in quanto esisteva
il limite dei 16.300 voli (affermazione depositata nelle memorie e
negli atti in tribunale). Si ricorda che il limite numerico dei
movimenti annui costituisce l'elemento fondante ed essenziale
all'esclusione della procedura di Valutazione d'Impatto Ambientale
del progetto Aeroporto “Antonio Canova” di Treviso –
Sant'Angelo – Interventi di potenziamento e sviluppo delle
infrastrutture di volo.
Violazione
confermata dai fatti perchè i voli sono stati superati e ribadita
dalle circostanze odierne che quelle opere eseguite nel 2011 sono
indispensabili per l'ampliamento e il potenziamento delle attività
aroportuali, vedi appunto il nuovo sistema di atterraggio ILS.
Se per far
funzionare la nuova strumentazione si ha bisogno di spazio tagliando
alberi in una zona protetta da "strettissime" leggi
comunitarie siamo ancora una volta di fronte ad un palese ampliamento
che oltretutto coinvolge non solo una zona protetta come il Parco, ma
anche varie decine di proprietà private. Il Direttore del Parco
Sile, Stefano Bucci, afferma che “l'intervento è dettato a dover
garantire le altezze degli ostacoli nel rispetto della sicurezza
delle procedure aeronautiche” come è scritto nel documento da lui
firmato e che gira per le case dei cittadini che hanno proprietà
all'interno dell'area del Parco, autorizzando le squadre di
devastatori di Aertre spa ad entrare in casa altrui ed abbattere ciò
che disturba le frequenze del nuovo sistema ILS.
L'amministrazione del Parco appena rinnovata e capeggiata dal nuovo
Presidente Fulvio Pettenà e dal Direttore Bucci, ancora con un
contenzioso in ballo visto che la
Regione ha recentemente
annullato delle deliberazioni del Comitato Esecutivo del Parco del
Sile che riguardavano la sua nomina,
hanno concesso il taglio e la capitozzatura perchè sostengono che
ENAC lo imponga d'urgnza con una Ordinanza del 09 aprile del
2003 sulla sicurezza operativa degli aeroporti. Va bene la sicurezza,
ma se l'aerostazione non ha ancora la seconda categoria, se ha un
limite dei voli che ha palesemente superato, perchè allora Pettenà
e Bucci hanno firmato un'autorizzazione in DEROGA d'urgenza? Essendo
l'aeroporto ancora in prima categoria non c'era la prerogativa
dell'urgenza.
Al Presidente dell'Ente Fulvio Pettenà che è di Quinto come il Deputato Dozzo,entrambe dello stesso partito, va oltretutto ricordato che esiste una richiesta diquest'ultimo al Governo Monti che ha ottenuto un parere favorevole aprocedere alla limitazione del potenziamento degli aeroporti limitrofi ad aree sotto tutela ambientale. Avrebbero potuto
appellarsi a questo documento prima di dare l'urgenza ad una
operazione necessaria per il potenziamento e l'ampliamento delle
attività aeroportuali. Va anche detto che questa proposta
dell'Onorevole Dozzo è diventata anche una Osservazione “al Piano
di Sviluppo Aeroportuale” del Canova che attende di ottenere la VIA
necessaria prima di ogni qualsivoglia ampliamento, depositata sia
dall'associazione “Fare Treviso che dal Comune di Quinto. Visto
che la Proposta Dozzo attualmente è in esame e in attesa di un
parere definitivo sia dal Governo Monti che dalla Commisssione VIA
del Ministero dell'Ambiente, caro Pettenà ,che fretta c'era di far
funzionare l'ILS rischiando lo scempio ambientale e l'ira dei
cittadini coinvolti in questa triste storia di imposizioni sospette e
poco chiare? Prima di firmare qualcosa che autorizza palesemente
l'ampliamento della struttura e del passaggio in seconda categoria,
cara amministrazione dell'Ente Parco Sile, non sarebbe stato più
razionale apettare i responsi delle autorità competenti?
Eppure, secondo
noi, l'Ente Parco, consapevolmente oppure no, sottostà alla logica
del frazionamento, già espressa ai giudici nel nostro esposto al
TAR: “che
attraverso l'artificioso frazionamento degli interventi, non
presentati in una prospettiva unitaria, si arrivi ad una totale
trasformazione dello scalo con una moltiplicazione delle sue capacità
operative evitando surrettiziamente ogni verifica di compatibilità
ambientale in totale spregio dei principi normativi, nazionali e
comunitari, in materia di tutela dell'ambiente”.
Tale
metodo é stato praticato fino ad oggi soprassedendo alle leggi, ai
decreti, ai tribunali, alla salute dei cittadini e alla crescita (che
dev'essere sempre sostenibile) del Trerritorio.
Noi
nell'esposto al TAR l'avevamo detto e scritto che una volta
adeguatamente potenziata la struttura aeroportuale, si sarebbe
verificato un ulteriore aumento dei volumi di traffico e dei disagi
che avrebbero interessato molti abitanti e attività commerciali di
Treviso e Quinto. Il taglio degli alberi né è un'ulteriore
controprova.
0 commenti:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.