Dopo un'estenuante lotta che dura da
due anni, possiamo dire che siamo riusciti a portare a casa molto per
la sicurezza dei cittadini che abitano sotto le rotte di volo del
“Canova”. In caso di incidente aereo, ed i rischi non sono
pochi, persone e cose saranno maggiormente tutelate dall'applicazione
delle normative prescritte dal Piano di Rischio aeroportuale.
Ripetutamnente attraverso varie
richieste fatte alle amministrazioni dei comuni di Quinto e di
Treviso abbiamo detto che dovevano essere rispettati i vincoli
imposti dall'art. 707 del codice della Navigazione che richiede il
controllo e la limitazione del carico antropico ed urbanistico delle
zone interessate. Chi vuole l'aeropoerto deve per forza di cose anche rispettare i vincoli della sicurezza aeroportuale.
Quinto è stato il primo a cedere alle
ripetute richieste del nostro Comitato ed è in prossimità di
concludere la pratica con l'applicazione delle norme ENAC anche sulle
Zone laterali C e D. Poi, dopo una estenuante battaglia sostenuta
anche da un paio di consiglieri comunali di opposizione e soprattutto
dall'aiuto di ITALIA NOSTRA di Treviso che in ambito di discussione
del documento preliminare del PAT (Piano di Assetto del Territorio)
del Comune di Treviso ha dato a noi e a 27 associazioni della città
la possibilità di riportare dei contributi al documento. Nel nostro contributo
avevamo fatto notare che nel PAT non c'era traccia del Piano di
Rischio Aeroportuale.
Non solo, il 19 settembre ad una delle riunioni
organizzate dall'ammministrazione per dar la possibilità agli
interlocutori della società civile di esporre i conributi
depositati, io stesso dissi che c'era questa mancanza nel documento,
sottolienando che il Piano di rischio aeroportuale, in quanto
strumento di vincolo urbanistico andava discusso prima
dell'applicazione del PAT o perlomeno in concomitanza. Ho anche
precisato che c'era anche un impegno firmato dal sindaco G. Gobbo di
applicarlo in ambito di realizzazione del PAT.(Vai al Documento) Siccome l'Architetto
Giuseppe Cappochin (uno dei tecnici del PAT incaricato dal Comune),
in quella seduta dedicata alle attività economiche, mi replicò
seccamente davanti a imprenditori, commercianti e rappresentanti di
associazioni di categoria che i piani di rischio non centravano nulla
con la discussione del PAT; l'incontro successivo del 24 settembre,
armato di documenti alla mano gli lessi per filo e per segno le
criticità, i vincoli e gli obblighi degli organi del territorio che
probabilmente si sintetizzano in questa prima parte dell'art 707 del
Codice della Navigazione:
Art.
707 - Determinazione delle zone soggette a limitazioni
Al
fine di garantire la sicurezza della navigazione aerea, l'ENAC
individua le zone da sottoporre a vincolo nelle aree limitrofe agli
aeroporti e stabilisce le limitazioni relative agli ostacoli per la
navigazione aerea ed ai potenziali pericoli per la stessa,
conformemente alla normativa tecnica internazionale. Gli enti locali,
nell'esercizio delle proprie competenze in ordine alla programmazione
ed al governo del territorio, adeguano i propri strumenti di
pianificazione alle prescrizioni dell'ENAC.(clikkando qui vai agli appunti esposti durante l'intervento di fronte alle autorità)
Questa volta sia nella replica del
Tecnico incaricato dal Comune sia da parte dell'Assessore
all'Urbanistica Marton, seppur sudato tirato fuori con le pinze e le
tenaglie, siamo riusciti a stappargli un SI! IL PIANO DI RISCHIO
ANCHE A TREVISO SI FARA'!!!
Intanto siamo riusciti a farglielo
dire, ora vigileremo per far si che il “detto” sia applicato.
Rimaniamo molto guardinghi perchè
quello che sta succedendo nelle zone che dovrebbero essere sottoposte
a vincoli già dal 2005, anno di emenazione delle direttive ENAC sui
vincoli suddetti, è veramente scandaloso. Si stanno costruendo varie
palazzine residenziali (Progetti Sile 1-2-3) aumentando un carico
antropico nella zona di S. Giuseppe che già ora sembra molto
elevato. Diciamo sembra perchè non ne abbiamo la certezza “Tecnica”
in quanto a larghe stime, tracciando delle linee virtuali (ma non
troppo), Via Sant'Agnese, parallela alla Noalese in località S.
Giuseppe, uno dei luoghi dove si sta costruendo, dovrebbe esserer in
zona A o B del Piano.
Quindi, come prescritto nel
REGOLAMENTO
PER LA COSTRUZIONE L’ESERCIZIO
DEGLI AEROPORTI, 6.6 Prescrizioni per la redazione dei piani di
rischio:
Zona
di tutela A: è da limitare al massimo il carico antropico. In tale
zona non vanno quindi
previste
nuove edificazioni residenziali. Possono essere previste attività
non residenziali,
con
indici di edificabilità bassi, che comportano la permanenza
discontinua di un numero
limitato
di persone.
Zona
di tutela B: possono essere previsti una modesta funzione
residenziale, con indici di
edificabilità
bassi, e attività non residenziali, con indici di edificabilità
medi, che
comportano
la permanenza di un numero limitato di persone.
Insomma,
per essere sicuri che quelle palazzine, in cui, ci andranno
ad abitare delle famiglie che ci cresceranno i propri figli, siano
state fatte in conformità delle prescrizioni ENAC, bisognava fare
prima il Piano di Rischio.
Siamo
veramente arrabbiati per questo fatto! Ci chiediamo: a che cosa serve
la Commissione Urbanistica dove eminenti consiglieri comunali anche
di opposizione fanno passare tali concessioni in aree dove c'è il
forte dubbio del vincolo aeroportuale? Perchè si danno licenze a
società che costruiranno con la possibilità di non vendere nessun
appartamento dato i rischi che si corrono a stare sotto le rotte
aeree?
Indagheremo
e vigileremo riportando nomi e cognomi di quei consiglieri che
essendo in Commissione non si sono opposti e non hanno denunciato
questo susseguirsi di scempi urbanistici che ricadono sulla
popolazione e l'economia locale. Queste persone avevano il dovere di
salvaguardare l'incolumità e la sicurezza delle persone e delle cose
verificando prima che la corretta applicazione dei vincoli fosse
stata rispettata!!! PRIMA DI DARE LE LICENZE ANDAVA APPLICATO IL PIANO
DI RISCHIO, PUNTO!! Chi non è stato in grado di vedere questo si
dimetta; si dimetta e vada a fare qualcosa di nobile: vada a piantare
le patate!!!!
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