Riceviamo e ben volentiari pubblichiamo per dimostrare che la situazione del nostro aeroporto è verosimilmente simile a d altre situazioni di disagio. Noi abbiamo fatto ricorso al TAR contro Ministero dell'Ambiente e ENAC perchè perfettamente coscienti che a livello Nazionale ci sono delle carenze gestionali e organizitave che si ripercuotono a cascata sui cittadini e sulle esigenze di salvaguardia della salute e dell'ambiente.
COMITATO PER LA RIDUZIONE DELL'IMPATTO
AMBIENTALE DELL'AEROPORTO DI
CIAMPINO
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CIAMPINO AEROPORTO: BENE PIANO DEL
MINISTERO TRASPORTI CHE PREVEDE A CIAMPINO NIENTE PIÙ LOW-COST NE'
VOLI COMMERCIALI
Comunicato Stampa, 20/07/2012
Nella riunione di martedì
presso la sede del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, il
direttore generale degli aeroporti e del trasporto aereo, dott.
Pelosi, ha esposto a una delegazione di cittadini del Comitato le
linee guida che il Ministero intende seguire per risolvere in modo definitivo
l'annosa e grave questione dell'inquinamento causato dai voli aerei
diretti al "Pastine" di Ciampino.
Secondo il direttore
Pelosi, l'aeroporto di Ciampino non può, a causa dei disagi arrecati
alla popolazione, sostenere il peso del traffico dei voli
commerciali, inclusi i low-cost; pertanto dovrebbe ritornare al suo
ruolo, mantenuto per decenni in modo compatibile con il territorio,
di infrastruttura destinata ai voli di Stato, di emergenza e a voli
di aviazione generale.
Per raggiungere tale
obiettivo, lo strumento principale è l'approvazione del Piano
Nazionale Aeroporti, predisposto dai tecnici del Ministero emendando
quello proposto da Enac, per tenere in maggior conto le compatibilità
economiche e ambientali. Si tratta di una riorganizzazione globale
degli scali aerei nazionali, con l'ottica anche di ridurne i costi di
gestione. In tale Piano ministeriale, a Ciampino resterebbero solo
voli di Stato, di emergenza e di aviazione generale.
Tutti gli altri voli
commerciali, inclusi i low-cost, verrebbero dunque delocalizzati.
Tale Piano deve essere
approvato entro il 31 dicembre di quest'anno.
In questi stessi mesi
dovrebbe partire l'Autorità di regolazione dei trasporti,
svincolando l'ENAC da quel latente "conflitto di interessi",
dovuto al suo doppio ruolo di controllore e regolatore delle società
di gestione degli aeroporti e delle compagnie aeree.
Si supererebbe così, ad
avviso del Comitato, quello che l'ex Ministro dei Trasporti Bianchi
definì, l'"intreccio di Interessi pubblici e privati in Enac",
che tanto ha contribuito a rendere così grave la situazione
dell'aeroporto di Ciampino.
Secondo il Ministero,
l'ipotesi di delocalizzare a Viterbo, l'attuale traffico commerciale
di Ciampino, è ipotesi al momento poco praticabile, tenuto conto
degli ingenti finanziamenti pubblici necessari per la realizzazione
dell'opera, non sostenibili nel quadro della attuale crisi economica.
In tal senso si è anche espressa la Corte dei Conti.
Da tempo il Comitato
sostiene l'irrealizzabilità e pretestuosità dell'aeroporto di
Viterbo, i cui tempi di costruzione, peraltro, non sono compatibili
con l'emergenza ambientale e sanitaria in atto a Ciampino e nelle
altre zone limitrofe.
Secondo il Ministero
delle Infrastrutture e dei Trasporti, una soluzione attuabile,
intervenendo con modifiche sull'attuale Piano di Sviluppo
Aeroportuale, è la delocalizzazione dei voli commerciali da Ciampino
a Fiumicino, dove, salvaguardando il rispetto delle norme di tutela e
della compatibilità ambientale, si può operare per garantire
l'accoglienza dei voli del Pastine.
Il Comitato non intende
entrare nel merito delle scelte strategiche di un piano di riassetto
nazionale di questa portata, ma non può che prendere atto
positivamente della determinazione della principale istituzione
nazionale che governa il trasporto aereo verso la soluzione
definitiva del problema-Ciampino. Nel frattempo, sarebbe comunque
auspicabile un nuovo intervento di riduzione dei movimenti aerei,
analogamente a quanto fu attuato nel triennio 2008-2010 .
"Osserviamo con
favore che è finalmente possibile riaprire da subito un costruttivo
dialogo con le Istituzioni centrali e territoriali"
afferma Pierluigi Adami, portavoce del Comitato.
"La disponibilità
dimostrata dal direttore Pelosi e dai tecnici del suo Ministero ci
fanno sperare che le Istituzioni possano finalmente dare corso a
quanto necessario per riportare l'aeroporto di Ciampino nella
legalità. Resta da parte nostra la cautela nel verificare nei fatti
la tipologia e la quantità dei voli che saranno ammessi a Ciampino e
ci accerteremo che ciò avvenga nel pieno rispetto dei limiti di
tolleranza ambientale, per salvaguardare le popolazioni, da anni
sofferenti" conclude Adami.
Twitter:
CiampinoCriaac
Facebook:
Comitato Aeroporto di Ciampino
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