On. Gianpaolo Dozzo - Lega Nord |
Il Comitato ha presentato
le osservazioni ieri, 10 per la precisione. Ringrazio pubblicamente
tutti quelli che hanno partecipato alla stesura, Giuliano Mansutti, Beniamino Sandrini, tutti quelli del Comitato ed anche gli "anonimi”
che non hanno voluto mettere il nome ma che hanno fatto grandi cose
per il futuro del territorio. Le nostre osservazioni, che qualcuno ha commentato “bravi, un lavoro da professionsti" sono costate ZERO
LIRE. Il comune di Quinto ha speso 24.000 euri per un consulente che
ha fatto le osservazioni... se lo chiedeva a noi lo facevamo a
gratis! In ogni caso il nostro "fiato sul collo"
martellante di questi ultimi mesi sta facendo i primi effetti...il
Sindaco Dal Zilio ha detto che si impegnerà per i 16.300 voli...l'ha
detto in consiglio comunale... era un po' nervosetto... ma l'ha
detto. Speriamo che dalle parole si passi ai fatti!!
Intanto vi espongo la
prima osservazione che non è propriamente la nostra, é
dell'associazione FARE TREVISO. E' stata fatta su un intervento
parlamentare dell'Onorevole Dozzo capogruppo della Lega Nord alla
Camera dei Deputati (in Allegato).
In questo intervento si richiedeva
un impegno del governo Monti “ a
mettere in atto ogni azione necessaria, anche di carattere normativa,
per tutelare le aree naturali protette, anche prevedendo il divieto
per gli aeroporti i cui sedimi incidono su siti in zone SIC e ZPS o
nelle loro immediate vicinanze, di procedere con opere di
costruzione, ampliamento o ristrutturazione volte all'aumento del
numero dei movimenti dei velivoli rispetto a quello già autorizzato
al 31 dicembre 2011”
Il
Governo si è impegnato!!
L'impegno è datato gennaio 2012 e cosa più starna è
che fino ad oggi tale notizia non è mai trapelata dalle file della
parte politica che Gianpaolo Dozzo rappresenta e questo la dice lunga sulle contrapposizioni all'interno di quel partito. A dir la verità
neanche lui l'ha mai reso pubblico e non si capisce perché. In ogni
caso va elogiato il Deputato Dozzo se non altro perché almeno ha
cercato di salvaguardare lui e la sua famiglia da una situazione di
grosso disagio e rischio visto che abita proprio sotto le rotte di
atterraggio e di partenza della testata 25 e ogni giorno decine di
aerei gli “pelano” i coppi del tetto, più la famiglia che lui
considerato che il suo luogo di lavoro è Roma.
Lo ringraziamo perché ha
interpretato una nostra esperienza quotidiana e finalmente molti
oppositori come il Presidente SAVE Enrico Marchi se la finiranno con il
romperci le scatole con la solita “tititera” dicendoci che "siamo
un gruppo di persone con problemi psicologici che difendono le loro
case"! Ora che un parlamentare abitante sotto le rotte ha espresso
un parere in nome della difesa del Parco del Sile e del territorio finirà questo vizio di sparere a zero sulle persone che difendono a pieno
diritto salute e ambiente!!
E' ancor più Bello che
questa storia l'abbia tirata fuori un'associazione che
dell'informazione e della difesa del territorio ne hanno fanno un
cavallo di battaglia per i diritti e la partecipazione dei cittadini.
Ciò sta a dimostrare ancora una volta che non i partiti politici ma
la società civile fatta di associazioni, movimenti e comitati
compiono azioni a difesa dei diritti sanciti anche dalla nostra
costituzione.
Sotto il Testo delle
Osservazioni firmate per tutti dal presidente Albino Bordieri. Un
sentito grazie da parete di tutto il Comitato.
Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare
Direzione Generale per le Valutazioni Ambientali
Divisione II - Sistemi di Valutazione Ambientale
Via Cristoforo Colombo n. 44
00147 Roma
***
Il sottoscritto Albino Bordieri, in nome e per conto
dell'Associazione Fare Treviso, nella qualità di residente nei pressi
dell'aeroporto A. Canova di Treviso, formula le seguenti osservazioni
ai sensi dell'art. 24, D. Lgs. n. 152/2006:
Aeroporto di Treviso “Antonio Canova”
Piano di sviluppo aeroportuale (2011-2030)
STUDIO DI IMPATTO AMBIENTALE
OGGETTO: Osservazioni allo S.I.A. della V.I.A. del Master Plan dell’Aeroporto “Antonio
Canova” di Treviso.
Direzione Generale per le Valutazioni Ambientali
Divisione II - Sistemi di Valutazione Ambientale
Via Cristoforo Colombo n. 44
00147 Roma
***
Il sottoscritto Albino Bordieri, in nome e per conto
dell'Associazione Fare Treviso, nella qualità di residente nei pressi
dell'aeroporto A. Canova di Treviso, formula le seguenti osservazioni
ai sensi dell'art. 24, D. Lgs. n. 152/2006:
Aeroporto di Treviso “Antonio Canova”
Piano di sviluppo aeroportuale (2011-2030)
STUDIO DI IMPATTO AMBIENTALE
OGGETTO: Osservazioni allo S.I.A. della V.I.A. del Master Plan dell’Aeroporto “Antonio
Canova” di Treviso.
Premesso che l'aeroporto A. CANOVA di Treviso è confinante per quasi la metà del suo
perimetro con il Parco Naturale Regionale del Fiume Sile nonché SIC IT3240028, area
tutelata attraverso la Direttiva 92/43/CEE. Tale direttiva, denominata «Habitat», mira a
contribuire alla conservazione della biodiversità negli Stati membri definendo un quadro
comune per la conservazione degli habitat, delle piante e degli animali di interesse
comunitario.
La direttiva «Habitat» istituisce la rete Natura 2000. Tale rete è la più grande rete ecologica
del mondo ed è costituita da Zone Speciali di Conservazione (ZSC) designate dagli Stati
membri a titolo della presente direttiva. Inoltre, essa include anche le Zone di Protezione
Speciale (ZPS)istituite dalla Direttiva «Uccelli» 2009/147/CE.
Gli allegati I e II della direttiva contengono i tipi di habitat e le specie la cui conservazione
richiede la designazione di zone speciali di conservazione. Alcuni di essi sono definiti come
tipi di habitat o di specie «prioritari» (che rischiano di scomparire).
Nei Siti di Importanza Comunitaria (SIC) che al termine dell'iter istitutivo divengono
Zone Speciali di Conservazione, gli Stati membri prendono tutte le misure necessarie per
garantire la conservazione degli habitat e per evitarne il degrado nonché significative
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perturbazioni delle specie. La direttiva prevede la possibilità che la Comunità cofinanzi le
misure di conservazione.
Spetta inoltre agli Stati membri:
· favorire la gestione degli elementi del paesaggio ritenuti essenziali per la migrazione,
la distribuzione e lo scambio genetico delle specie selvatiche;
· applicare sistemi di protezione rigorosi per talune specie animali e vegetali
minacciate (allegato IV della direttiva) e studiare l’opportunità di reintrodurre tali
specie sui rispettivi territori;
· proibire l’impiego di metodi non selettivi di prelievo, di cattura e uccisione per talune
specie vegetali ed animali (allegato V della direttiva).
Constatato che nel SIA del VIA del Master Plan 2011-2030 non sono elencate e/o descritte
misure di tutela e di mitigazione/compensazione che possano attestare una sostanziale
salvaguardia delle biodiversità naturalistiche di tale area protetta, ricordiamo che esiste un
preciso impegno dell'attuale Governo per la salvaguardia e la tutela di tali aree confinanti o
in prossimità di aeroporti.
Accertato che in data 26 gennaio 2012 l'attuale Governo ha espresso parere favorevole
all'Ordine del Giorno parlamentare 9/4865-AR/121 Dozzo, Reguzzoni, Bitonci (vedi
Allegato) nel quale si legge: “è doveroso inserire nell'ambito della normativa relativa alla
progettazione delle infrastrutture aeroportuali del decreto legislativo 9 maggio 2005, n. 96,
il divieto chiaro ed esplicito di ampliamento, ristrutturazione e manutenzione straordinaria
per gli aeroporti i cui sedimi incidono su siti in zone SIC e ZPS o nelle loro immediate
vicinanze”;
Verificato che tale odg 9/4865-AR/121: “impegna il Governo a mettere in atto ogni azione
necessaria, anche di carattere normativa, per tutelare le aree naturali protette, anche
prevedendo il divieto per gli aeroporti i cui sedimi incidono su siti in zone SIC e ZPS o nelle
loro immediate vicinanze, di procedere con opere di costruzione, ampliamento o
ristrutturazione volte all'aumento del numero dei movimenti dei velivoli rispetto a quello
già autorizzato al 31 dicembre 2011”.
Si richiede pertanto l'immediata sospensione dell'iter di procedura di V.I.A. in quanto il
vincolo del Governo Italiano NON PERMETTE nessuna possibilità di ampliamento se non
un sostanziale richiamo al Decreto VIA n. 398 del 14 maggio 2007 Ministero
dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare il quale con esplicito riferimento
“all'incremento fruitivo dell'aeroporto civile di Treviso” imponeva un limite non superiore a
circa 16.300 voli/anno.
Treviso, 08.05.2012
per Fare Treviso, Albino Bordieri
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