Il deputato A. Zanoni sotto
nostra richiesta si è interessato ad un problema che noi riteniamo
grave per quanto riguarda la salvaguardia del territorio, del Parco
del Sile, di un'area di importanza a livello europeo. L'episodio è
legato al periodo dei recenti lavori di ampliamento dell'aeroporto
Canova, quando lo scorso autunno AERTRE ha richiesto all'Ente Parco
Sile di poter tagliare e capitozzare alberi che riteneva di ostacolo
alla movimentazione aerea. Tagli che non erano contemplati nello
screening presentato al Ministero dell'Ambiente attraverso il quale
ENAC/AERTRE avevano ottenuto il permesso di ampliamento che noi
abbiamo contestato come illegittimo di fronte al TAR; anzi veniva
letteralmente dichiarato: “le strutture arboree a sud, lungo il
Sile, non subiranno alcuna alterazione rispetto alla situazione
attualmente esistente”.
Zanoni ha richiesto alla
Commissione europea di dare un parere su un'azione compiuta in area
protetta in quanto inserita all'interno di un parco regionale ma
anche di un SIC (sito di importanza comunitaria); a nostro avviso e
secondo anche il parere fornito dal tecnico dell'Ente Parco Sile al
termine dell'istruttoria, tale azione necessitava di VIncA
(valutazione di incidenza ambientale). Il tecnico affermava pure che
l'intervento non era conforme al Piano Ambientale del Parco Sile
vigente. Non vogliamo che il parco, nonché SIC, sia violato dalle
esigenze economiche del gestore aeroportuale e chiediamo una
vigilanza ferma e ferrea da parte degli enti predisposti. Non vi
sembra strano ed aperto a tutte le interpretazioni che il direttore
del Parco Sile, dott. Bucci, e con lui il presidente dell'Ente,
Alberto Magaton, invece di dar retta al parere del tecnico dicono sì
ad una società per azioni il cui interesse primario è commerciale?
Soprassedere ad una procedura di valutazione di incidenza ambientale
per dare oltretutto in “deroga” (?) l'autorizzazione al taglio,
denota la scarsa sensibilità della dirigenza del Parco Sile nei
confronti della tutela di un bene pubblico; inoltre conferma ancora
una volta che, come è successo con le AMMINISTRAZIONI Gobbo e
Muraro, enti pubblici che dovrebbero rappresentare tutti i cittadini,
reputano GLI INTERESSI di Aertre spa più importanti delle ricchezze
ambientali, paesaggistiche e culturali del nostro territorio.
Da ultimo, ma non meno
importante, vale la pena sempre ricordare quanto deliberato ancora
nel lontano 1998 dal comitato esecutivo del Parco Sile, ovviamente
diversa amministrazione rispetto all'attuale:
“L'Ente Parco Naturale
Regionale del Fiume Sile guarda con attenzione e preoccupazione allo
sviluppo che è programmato per l'aeroporto di San Giuseppe di
Treviso. L'aumento programmato del traffico aereo comporta notevoli
problematiche in relazione a due entità (Aeroporto/Parco) che
appaiono di difficile compatibilità; in questo senso la struttura
aeroportuale va resa e mantenuta compatibile con la presenza del
Parco. Le esigenze della popolazione e dell'ambiente devono essere
rispettate con tutti i mezzi ed a tal fine necessita un preventivo ed
approfondito studio d'impatto ambientale, in modo da fugare qualsiasi
pericolo e rischio...Si ribadisce pertanto la assoluta esigenza che
ogni iniziativa nell'aeroporto di San Giuseppe deve essere
debitamente valutata e approfondita in base alla vigente legislazione
in materia di impatto ambientale, di sicurezza dei cittadini e di
tutela dell'ambiente”.
Dante Nicola Faraoni
Presidente Comitato per la
riduzione dell'impatto ambientale dell'aeroporto di Treviso
Qui
sotto il comunicato stampa del eurodeputato A. Zanoni
Bruxelles, 13 aprile 2012
Aeroporto Canova (TV); Zanoni
(IdV): l'Ue faccia luce sul taglio degli alberi del parco naturale
Andrea Zanoni (IdV) presenta
interrogazione parlamentare alla Commissione europea sul taglio degli
alberi del Parco naturale regionale del fiume Sile (Treviso) per
l'ampliamento del Canova. Ennesimo sfregio ambientale al territorio
trevigiano
L'Ue faccia luce sul taglio
degli alberi nel parco del fiume Sile effettuato per l'ampliamento
dell'aeroporto Canova di Treviso. Lo chiede Andrea Zanoni,
Eurodeputato IdV, con un'interrogazione alla Commissione europea,
sulla sospetta violazione della direttiva Habitat a causa del taglio
di alberi di una zona protetta SIC (Sito d'interesse comunitario)
all'interno del Parco naturale regionale del fiume Sile (Treviso).
Ancora una volta è stata aggirata la normativa ambientale in
vigore per un interesse puramente economico.
Nonostante l'esplicita
istruttoria del tecnico del Parco abbia stabilito che detto
intervento non fosse conforme al Piano Ambientale vigente e che la
Valutazione di Incidenza Ambientale fosse necessaria, il 23 novembre
2011 il Direttore del Parco ha comunque autorizzato l'intervento in
deroga alle norme del Piano Ambientale attacca Zanoni E
questo nonostante la zona in questione (SIC IT3240028) presenta
habitat naturali prioritari.
Non è la prima volta che Zanoni si
occupa dell'aeroporto Canova di Treviso. L'Eurodeputato aveva già
presentato un'interrogazione alla Commissione in merito ai lavori di
potenziamento e sviluppo delle infrastrutture di volo operati tra
giugno e novembre del 2011 e al loro rispetto con la normativa
ambientale nazionale ed europea. LUe sta indagando
sullampliamento dellaeroporto Canova di Treviso, aveva
risposto il Commissario Ue allAmbiente Janez Potocnik. Ed è
proprio in concomitanza di questi lavori che il 9 novembre 2011
AERTRE Aeroporto di Treviso S.p.A. ha chiesto all'Ente Parco Sile
l'autorizzazione per il taglio/capitozzatura degli alberi
aggiunge l'Eurodeputato Una richiesta già discutibile di per
se, alla quale ha fatto seguito un'autorizzazione tutt'altro che
limpida. Ancora una volta siamo costretti a chiedere l'aiuto
dell'Europa per fare luce su una questione che puzza di bruciato e
che vede l'ennesimo sfregio inflitto al territorio trevigiano.
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