Pubblichiamo qui sotto il comunicato stampa del "Comitato per la riduzione dell'impatto ambientale dell'aeroporto di Ciampino". Molti di voi diranno ma che centra Ciampino con Treviso, invece è un esempio di come nel tempo l'ampliamento del Canova potrebbe influire sulle case, sulla salute delle persone, sul territorio e come la politica potrebbe comportarsi, o meglio come potrebbe coprire le magagne di lobby che spacciano veleni inquinanti e la rovina di un'intera comunità come progresso giustificati dal fatto che arriveranno i voli low cost. Mentre le case di molti cittadini non hanno più valore e si parla già di deportazione di centinaia di cittadini abitanti troppo vicino alla pista, le autorità locali si preparano ad accogliere i turisti low cost e la Rayan Air, che non paga le tasse in Italia, a fare soldi a palate!!! Da leggere fino in fondo almeno vi fate un'idea a quale futuro andiamo incontro se passa l'ampliamento del Canova.
P.S. vi informiamo che in data 9 marzo ENAC ha presentato al Ministero dell'Ambiente la richiesta di Valutazione di Impatto Ambientale relativa al Master Plan 2011/2040 che prevede per Treviso la continuazione dell'ampliamento già iniziato l'anno scorso ancor prima che la VIA fosse presentata. Vi sembra una cosa sensata?
INCONTRO DEL 15 MARZO 2012 TRA IL COMITATO E IL SINDACO DI CIAMPINO LUPI
Il Presidente del Comitato ha introdotto l’incontro riassumendo le motivazioni della richiesta di incontro. Il Comitato non vede nessun miglioramento della situazione: il numero di voli non cala, e l’inquinamento e il pericolo rimangono a livelli preoccupanti. Unica novità è l’esposto ex-art 700 che l’assessore di Marino Pisani sta predisponendo. Vincenzo Castagnacci ricorda anche che il valore delle case di Ciampino nella fascia dall’aeroporto a Piazza della Pace continua a diminuire.
Pino Tedeschi chiede l’esito dell’incontro con ENAC e chiede la valutazione del Comune di Ciampino rispetto all’abbandono dell’aeroporto da parte dell’Aeronautica, previsto fra 4 mesi.
Ricorda che il Comitato è come un Sindacato dei cittadini sulla
questione specifica e si deve confrontare con Istituzione e politici
tenendo al centro l’obiettivo del benessere dei cittadini.
Il Sindaco Lupi dice che niente è cambiato nella linea dell‘Amministrazione Comunale di Ciampino, ma c’è una necessità di raggiungere qualche risultato
e per questo la politica deve usare i più vari strumenti. Ci sono stati
due incontri con ENAC in febbraio che, in un primo momento, sono stati
mossi dalla richiesta dell’Assessore alle attività produttive di Marino di avere un box informativo del Comune all’interno dell’aeroporto.
Richiesta poi ritirata perché in conflitto con la battaglia in corso.
Il 1° incontro è stato interlocutorio (ENAC, LUPI, e una funzionaria del
Comune di Marino), nel 2° incontro, avvenuto nella seconda metà di
febbraio, il Comune di Ciampino ha fatto ad ENAC quattro richieste:
1. spostare da Ciampino gli aerei cargo, postali e antincendio
2. pagare un screening epidemiologico su tutta la città di Ciampino
3. studiare una viabilità alternativa per Ciampino (uso come strada cittadina della perimetrale interna all’aeroporto)
4. studiare
la possibilità di delocalizzare gli abitanti più esposti (fascia C
della mappa allegata alla determinazione della Conferenza dei Servizi).
ENAC ha annunciato che entro 2-3 mesi l’aeroporto diventerà civile e dato in proprietà ad ENAC e che darà una risposta alle nostre 4 risposte in una riunione del 28 marzo.
Roberto Barcaroli interviene ripetutamente dicendo che ritiene vergognoso
che il Sindaco proponga di cedere una fetta del territorio cittadino e
delle case dei cittadini per gli interessi di AdR e invita il Sindaco a
non portare avanti questa richiesta e a pubblicare, come più volte
richiesto dal comitato, la mappa prodotta dalla Conferenza dei Servizi delle case delle colpite dal rumore fuorilegge, perché i cittadini sappiano quali sono i danni che subiscono.
Pino Tedeschi dice
che la posizione di Roberto non è condivisa da tutto il Comitato. A
Ciampino è già difficile vendere immobili, stiamo attenti a quello che
proponiamo.
Alessandro Lioi ritiene che se si seguisse le stesso criterio di delocalizzare le case invece degli aerei allora si dovrebbero spostare tutti gli abitanti di Santa Maria delle Mole, Frattocchie e Castelluccia. Ricorda che l’unica richiesta deve essere la riduzione dei voli e che le malattie sono in aumento.
Ha l’impressione che l’impegno del Comune di Marino in questa battaglia
sia di facciata, vedi la richiesta del box. Rispetto al valore
commerciale degli immobili a Santa Maria si vendono male e la gente se
ne vuole andare.
Domenico Brancato ricorda che studi sanitari sono già stati fatti (SAMBA ed altri) e chiede che il Comune esiga i risultati.
L’Assessore all’ambiente Sabatino Mottola dice
di aver chiesto i dati elaborati dalla ASL RM-E e di aver avuto come
risposta che sono ancora in elaborazione e promette che scriverà una lettera per chiedere i risultati dell’indagine. Il Ministero
dell’Ambiente con una lettera del 9 marzo ha ricordato che ci sono
penali per la mancata applicazione della Conferenza dei Servizi e che
ogni sviluppo dell’aeroporto (quindi anche la prevista trasformazione in
city airport) richiede la VALUTAZIONE DI IMPATTO AMBIENTALE.
Vincenzo Castagnacci dice che coi poteri forti si deve mediare e ricorda che la delocalizzazione delle case era già stata proposta nel 2004-2005 ed è più che altro una provocazione, ma non è il segnale che vogliamo da ENAC.
Eliana Baia dice che ENAC e AdR hanno sempre fatto la politica del fatto compiuto,
potenziando l’aeroporto senza VIA e senza permessi e agendo sempre di
prepotenza. Così facendo hanno trasformato Ciampino nell’aeroporto di
Ryanair nel centro Italia. Agiscono in maniera veloce e spregiudicata, I Comuni invece sono lenti e indecisi.
Il Sindaco del Comune di Casorate Sempione ha fatto una denuncia (non
un esposto) perché l’inquinamento degli aerei faceva morire gli alberi.
Il Sindaco Lupi dice che se volesse applicare i risultati della Conferenza dei Servizi dovrebbe dichiarare inagibili le case di 2000 persone, delocalizzarle a spese del Comune e rovinarle rendendo le loro case invendibili.
Così il comune ha fatto queste 4 proposte (valutate dal comune 20
milioni di euro) per vedere fino a che punto economico vuole spingersi
l’ENAC. Se non si troveranno altre strade il comune dovrà comunicare
agli abitanti di fascia C che stanno correndo un rischio sanitario.
Propone di riaggiornarsi per una riflessione dopo la riunione del 28
marzo.
Pino Tedeschi chiede che a tale riunione partecipi l’Avvocato del Comune.
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