DAL BLOG dell'euro deputato Andrea Zanoni: “Il progetto di ampliamento dell’aeroporto
Canova di Treviso non rispetta le normative Ue sulla procedura d’impatto
ambientale”. Interrogazione alla Commissione europea.
“L’Ue intervenga sul mancato rispetto della procedura di
Valutazione d’Impatto Ambientale (VIA) del progetto d’ingrandimento
dell’aeroporto Canova di Treviso”. Lo chiede Andrea Zanoni, Eurodeputato
IdV trevigiano, con un’interrogazione parlamentare alla Commissione
europea. “La procedura messa in atto finora per ampliare il Canova,
viola le
Direttive Ue 85/337/CEE, 97/11/CE e 2001/42/CE. Intervenga la
Commissione europea”.
Zanoni tiene fede a quanto promesso nei giorni scorsi e chiede a
Bruxelles “quali azioni intende intraprendere” in merito al progetto
denominato “Incremento Fruitivo dell’Aeroporto Civile di Treviso: Piano
di controllo e riduzione degli impatti”. L’esame dell’Ue si va ad
aggiunge e a quello del TAR che potrebbe riportare il limite dei voli
annui a 16.300, limite non rispettano nel 2010 dove sono stati raggiunti
ben 20.588 voli.
L’Eurodeputato IdV ricorda che per il Canova “è stata chiesta la
compatibilità ambientale il 6 dicembre 2002, e dopo il “Parere
interlocutorio negativo” del Ministero dell’Ambiente, le autorità
competenti avrebbero dovuto presentare una nuova VIA entro tre mesi,
cosa che non è stata fatta”. Ciononostante, le società di gestione
dell’aeroporto, SAVE spa e AERTRE Spa, a partire dal 2007 hanno
realizzato lo stesso interventi di ampliamento. “Per questo aeroporto
ENAC ha successivamente autorizzato un nuovo Piano di Sviluppo
Aeroportuale senza sottoporlo alla VIA – aggiunge l’Eurodeputato –
realizzando, tra il 5 giungo e il 5 dicembre 2011 ulteriori lavori di
potenziamento e di ampliamento dello scalo”. Queste opere sono state
eseguite grazie a un documento del Ministero dell’Ambiente del 5/05/2011
che ha concesso un “Parere favorevole all’esclusione della procedura
VIA”, atto portato in giudizio al TAR del Veneto dal “Comitato per la
Riduzione dell’Impatto Ambientale dell’Aeroporto di Treviso”, e da
Italia Nostra
“Per quanto riguarda la VIA, già in passato il Consiglio di Stato ha
considerato illegittimo suddividere un progetto al fine di evitare tale
procedura” aggiunge Zanoni. “Ma l’irregolarità di questo modo di
procedere non si ferma in Italia. Ci sono chiare direttive europee che
stabiliscono come per opere di questo tipo, che incidono direttamente
sull’ambiente e la salute dei cittadini, devono essere fatte le
valutazioni”. “Purtroppo ci troviamo di fronte all’ennesimo caso di
scavalcamento delle leggi comunitarie e di calpestamento dei diritti dei
cittadini veneti”, conclude l’Eurodeputato.
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