Quando si parla di inquinamento del Canova molti ancora dicono: "ma la Noalese inquina molto di più, perchè non protestate?" Cosiderato il semplice fatto che i cittadini di Quinto e di Treviso devono fare i conti con entrambi le fonti di inquinamento, la questione mobilità in generale, è un problema di scelte politiche che sono state fatte in questi ultimi 20 anni.
Dare la preferanza alla gomma in una zona che si è profondamente urbanizzata è stato un errore che ora paghiamo tutti. I nostri amministratori hanno fatto quello che in Europa non esiste più appunto da vent'anni. Mentre in Germania, Svizzera, Svezia, Danimarca ecc. si facevano proiezioni sulla sostenibilità di un modello che produceva forti immissioni in atmosfera di pericolosi inquinanti domandandosi a quale tipo di scenari futuri si sarebbe andati incontro, in Italia ognuno di noi sognava la 500.
Dare la preferanza alla gomma in una zona che si è profondamente urbanizzata è stato un errore che ora paghiamo tutti. I nostri amministratori hanno fatto quello che in Europa non esiste più appunto da vent'anni. Mentre in Germania, Svizzera, Svezia, Danimarca ecc. si facevano proiezioni sulla sostenibilità di un modello che produceva forti immissioni in atmosfera di pericolosi inquinanti domandandosi a quale tipo di scenari futuri si sarebbe andati incontro, in Italia ognuno di noi sognava la 500.
Nell'Europa evoluta si è provveduto a trovare alternative che portassero all'abbattimento e poi al rispetto degli accordi di Kyoto. Si è provveduto a potenziare e a rendere efficiente il trasporto pubblico ed il trasporto su rotaia, si è incentivato lo spostamento "corto" in bicicletta con rete di piste ciclabili, si sono organizzate le aree podonali urbane. Insomma tutto quello che a Treviso le amministrazioni pubbliche stanno iniziando a fare adesso...ventanni di ritardo che con i governanti dalla mentalità ristretta e retrograda che ci ritroviamo potrebbero diventare molti di più!
Se leggete bene la delibera del Ministero dell'Ambiente che il 14 maggio ha dato il “nulla aosta” ai lavori ora in corso al Canova potete leggere che in prossimità dell'aerostazione c'è in progetto la realizzazione di una sosta della famosa metropolitana di superficie che dovrebbe collegare il Canova a VE. Questo progetto è sulla carta da 20 anni e mai sarà realizzato, come la Noalese bis altro progetto recentemente depositato in cantina da Comune e Provincia. Le soluzioni ci sarebbero ma abbiamo amministratori che ragionano con una mentalità anni sessanta ogni persona, inclusi i bambini, devono avere la propria auto, anzi il proprio SUV
Lo stesso è avvenuto con lo sviluppo aeroportuale, una stazione ogni 30 KM, tutti in competizione tra di loro e con uno sviluppo senza regole ne criteri di sostenibilità. Voi credete che in Germania o in altri paesi sviluppati questo sarebbe tollerato? La politica sconsiderata di ENAC di questi ultimi 10 anni fatta di deregulation tesa ad accontentare tutti, sta implodendo su se stessa: metà delle società di gestione sono indebitate, ogni aeroporto ha il suo comitato che protesta, molti sindaci si sono rotti le scatole come nei dintorni di Malpensa e si vogliono sbarazzare di problemi che mettono a rischio la loro credibilità in quanto a responsabili della salute dei cittadini e della salvaguardia del Territorio. Nel sistema aeroportuale siamo nelle stesse condizioni di malgoverno: se per l'auto si è incentivata la politica di una persona un auto, qui si è incentivato il sistema ogni città deve avere il suo aeroporto... non vi sembra un pò troppo?
YOLOLAIUUUU
RispondiEliminaEhi ma quello è un elicottero!!
RispondiEliminaTREVISO – Lavori al Canova: “Finalmente si riprende a lavorare per mettere in sicurezza lo scalo trevigiano”. Lo pensa il sindaco di Treviso, Gian Paolo Gobbo (nella foto), che ritiene che nella vicenda relativa al cantiere dell’aeroporto sia stata fatta molta confusione. “Infatti – precisa Gobbo - il Comitato e Italia Nostra hanno sempre parlato di ampliamento, mentre si tratta di una messa in sicurezza dello scalo per poter svolgere un’attività importantissima per l’economia della Marca, certamente nel rispetto dei parametri. Capite che sono cose ben diverse”.
RispondiEliminaIl Comune di Treviso ora sta valutando come comportarsi con i suoi detrattori, ovvero se ritirare la denuncia nei confronti del comitato e di Italia Nostra che per far sospendere i lavori sono ricorsi al Tar del Veneto che, a settembre, aveva ordinato lo stop al cantiere. Il Consiglio di Stato ha, però, dato ragione all’Enac e il cantiere ora riparte.
“Se ci sono state delle affermazioni che hanno leso l’immagine del Comune è evidente che non possiamo stare a guardare come se nulla fosse stato, poi nella vita ci sono tante soluzioni e vedremo cosa fare”. Dunque il sindaco, che ha detto che già in passato ha ritirato altre querele, lascia intendere che potrebbe anche decidere di lasciar cadere l’azione legale nei confronti di quei cittadini che si stavano battendo per una causa che ritenevano giusta per la loro salute e per il rispetto dell’ambiente.
Bravi, continuate a raccontare falsità....eh certo, così vi lasciano continuare i lavori. Non sono mai stati interrotti questa è la verità. E secondo voi SAVE spende 40 milioni di euro per mantenere 16300 voli. Ma se sono 2 anni che questa soglia viene superata. La gente deve sapere che dicono solo falsità
NARUTTULAH!!!
RispondiEliminaRaamattu on ihmeellinen!!!!
RispondiEliminaMetti anche i sottotitoli grazie
RispondiEliminaquali sottotitoli? spiegami. Grazie
RispondiEliminanessun giudice può chiudere un aeroporto- il tar ha stoppato giustamente i lavori per mancanza di V.I.A. in seguito l'enac con il suo ricorso al C.D.S. giustifica i suddetti lavori come dovuti in quanto preposti alla sicurezza. l'enac ha di fatto perso-ha perso perchè l'aeroporto non può sviluppare un traffico commerciale come si propone di fare la save- la V.I.A. dimostrerà che non può crescere un aeroporto situato in mezzo alle case come treviso-il comitato deve ora chiedere che vengano effettuate tutte le procedure e applicate le normative e leggi che l'enac e save debbono espletare prima di incrementare i voli, se non lo fanno continuare a denunciarli-
RispondiEliminaPer Dante Faraoni. Intendevo i sottotitoli per il 4° e 5° commento. Che commenti sono?!
RispondiEliminaConcordo pienamente con l'ultimo commento, l'obiettivo del comitato è quello di far si che la Save mantenga il numero di voli ai livelli attuali e impedire che aumentino!Nelle 8 maggiori citta' italiane l'inquinamento atmosferico urbano responsabile di 3.472 decessi, 4.597 ricoveri ospedalieri, decine di migliaia di casi di disturbi bronchiali e asmatici ogni anno. In media vi sono 10 morti al giorno per smog.
RispondiEliminaIl fatto che treviso senza aeroporto non abbia sforato il tetto di pm10 in questa parte dell'anno dimostra il fortissimo impatto sulla salute dei cittadini di questa opera.
La battaglia del comitato è una battaglia per la vita!
Non gli basta il contenimento dei voli al comitato, a loro interessa la chiusura definitiva del canova. In più occasioni hanno detto di trasferire tutto il traffico ad istrana.
RispondiEliminaQUESTO NON E ASSOLUTAMENTE VERO..NON CAPISCO CHI METTE IN GIRO QUSTE AFFERMAZIONE NOI LOTTIAMO E LOTTEREMO PERCHE NON SI SVILUPPI OLTRE I LIMITI DI LEGGE CONSENTITO...
RispondiEliminaE'UNA VERGOGNA. CON QUESTI PRESUPPOSTI COME POSSIAMO SPERARE DI FAR RISPETTARE 16300 VOLI ALL'ANNO AL CANOVA. FANNO QUELLO CHE VOGLIONO. CHIAMATE STRISCIA LA NOTIZIA O LE IENE.
RispondiEliminaAEROPORTI, 957MILA PASSEGGERI A VENEZIA A SETTEMBRE
Venezia al terzo posto in Italia. Entro la fine dell'anno di nuovo operativo il Canova a Treviso
VENEZIA/TREVISO - Settembre segna un nuovo importante risultato di traffico per l'aeroporto Marco Polo di Venezia: 957.563 passeggeri gestiti in un solo mese dallo scalo, con un incremento del 34,9% rispetto allo stesso mese del 2010.
Un valore che, secondo Save, conferma l'aeroporto per il quarto mese consecutivo al terzo posto nel panorama italiano dopo Roma Fiumicino e Milano Malpensa e prima di Milano Linate.
Il dato rappresenta la somma del traffico generato dalle compagnie aeree che operano a Venezia e di quello dei vettori normalmente operativi all'aeroporto di Treviso, trasferitisi temporaneamente al Marco Polo dal 1 giugno per via dei lavori di manutenzione della pista di volo. Il traffico generato dalle compagnie aeree che operano regolarmente all'aeroporto di Venezia corrisponde a 740.072 passeggeri, in incremento del 4,3% sullo stesso mese dell'anno precedente. Ottimo l'andamento dei voli intercontinentali che complessivamente hanno trasportato a settembre oltre 75.000 passeggeri, con un riempimento medio degli aeromobili dell' 82%.
Venezia offre collegamenti di linea verso Doha e Dubai in Medio Oriente, Casablanca e Tunisi in Nord Africa e in Nord America con Atlanta, Montreal, New York, Philadelphia e Toronto. L'analisi dei mercati raggiunti da Venezia conferma l'Italia al primo posto con un volume complessivo di 229.000 passeggeri tra arrivi e partenze, seguita da Germania (122.000), Francia (105.000), Spagna (101.000) e Regno Unito (95.000). Tra i mercati intercontinentali al primo posto si riconfermano gli Stati Uniti con oltre 23.000 passeggeri.
Il traffico generato dai vettori normalmente operativi all'Aeroporto di Treviso e temporaneamente trasferiti a Venezia é stato pari a 217.491 passeggeri, in incremento del 6,7% rispetto a settembre 2010.
Per il Sistema Aeroportuale Venezia-Treviso, il traffico passeggeri del mese di settembre 2011 (957.563 passeggeri) rappresenta il valore storicamente più elevato riferito a questo mese. Lo stesso dicasi per il volume del traffico progressivo da gennaio a settembre del Sistema, pari a 7.512.259 passeggeri, in crescita dell' 8,6% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Se si considera il solo aeroporto di Venezia, da gennaio a settembre 2011 i passeggeri (escluse le operatività dei vettori trasferiti da Treviso) sono stati 5.674.629, recuperando così i valori antecedenti alla crisi iniziata nel 2008.
"Siamo molto soddisfatti dei risultati di una stagione per noi impegnativa, che ci ha visto gestire volumi di traffico di eccezionale dimensione - afferma Enrico Marchi, Presidente di Save - l'organizzazione da noi attentamente studiata e condivisa con gli operatori aeroportuali ha portato ad una gestione fluida ed efficiente, in un'infrastruttura che si è dimostrata in grado di sostenere flussi così elevati".
"L'ordinanza del Consiglio di Stato - continua Marchi - ci ha permesso di riavviare i cantieri dello scalo del Canova, i cui voli potranno riprendere la loro attività entro l'anno. In questo contesto il Sistema Venezia-Treviso ha dato particolare prova di efficacia ed elasticità, garantendo un'operatività continuativa. La complementarietà dei due aeroporti ha dimostrato tutta la sua funzionalità, che andrà comunque a ricomporsi nell'originale suddivisione del traffico tra i due scali".
lo stato finanzia le compagnie low cost drogando il mercato.. ma prima o poi finiscono i soldi anzi forse sono già finiti!
RispondiEliminasperemo ben!
"Il fatto che treviso senza aeroporto non abbia sforato il tetto di pm10 in questa parte dell'anno dimostra il fortissimo impatto sulla salute dei cittadini di questa opera."
RispondiEliminaDove hai trovato questa notizia? Sul sito arpav, relativamente gli ultimi 10 giorni di ottobre, oltre ad esserci due giorni di superamento del valore limite, gli altri valori non sono assolutamente nulli. Domenica a Vicenza c'è il blocco totale per le auto (da euro 2 in giù), non mi sembra però che a vicenza ci sia l'aeroporto.
Quali sono gli aerei che operano sul Canova?
Quando decolla un aereo, quante auto si stanno contemporaneamente muovendo nella stessa area?
L'inquinamento è diffuso e tutti contribuiamo con le nostre attività (riscaldamento domestico o anche elettricità che si utilizza per far funzionare i computer con i quali ci si scambiano questi messaggi), imputare tutto ad un unica sorgente è sbagliato e sopratutto denota una non consapevolezza dell'argomento trattato. Non solo voi tenete alla salute, tutti ci teniamo quindi siate cauti, non strumentalizzate l'argomento ed abbiate rispetto per tutti coloro che con certe brutte malattie ci convivono oppure sono......
Se l'obiettivo è la semplice difesa della salute, allora spero che voi vi impegnate allo stesso modo per limitare la circolazione delle auto, dei furgoni, dei tir, mi auguro che tanti possano capire che per fare i 5 Km che separano i diversi paesini di questo territorio, non sono necessari SUV o auto di grossissima cilindrata, mi auguro che se un genitore accompagna il proprio figlio a scuola, in bici o a piedi, non arrivi un altro genitore con la sua auto che emette inquinanti, respirabili anche da coloro che si muovono a piedi (le auto infatti si trovano ad altezza d'uomo ed è molto facile inalare i suoi inquinanti), mi auguro che negli uffici pubblici la temperatura sia costante a 21°C e non a 27°C con le finestre aperte per portarla a 21°C, mi auguro che altri edifici riscaldati siano caratterizzati da strutture rigide ed isolate termicamente.
Il problema è molto complesso e sicuramente non risolvibile guardando solo in una direzione.
Con rispetto per tutti coloro che si confrontano su questo tema e su questo forum,
Saluti
un 737 (l'aereo utilizzato da ryanair) in decollo brucia 400 kg di kerosene, la stessa quantità in fase di atterraggio, e non possiede marmitta catalitica- i residui dell'avvenuta combustione sono concentrati nei paraggi dell'aeroporto continuamente dato che la pista è sempre quella- per avere 4.000.000 di passeggeri annui ci vogliono circa 100 movimenti giornalieri, due movimenti (decollo + atterraggio)corrispondono ad un volo- in totale abbiamo 50 voli giornalieri che moltiplicati per 800 kg fanno 40 tonnellate di kerosene bruciato senza nessun tipo di filtro ogni giorno sulle cittadine intorno al canova-è 1000 volte peggio di un termovalorizzatore, state attenti all'ecomostro, non permettete che sviluppi traffico, se avete a cuore la salute -
RispondiEliminaX PENULTIMO ANONIMO CONDIVIDO META DEL TUO RAGIONAMENTO CIOE DOVE TUTTI CI DOBBIAMO IMPEGNARE PER LA DIFESA DELLA SALUTE MA IL PROBLEMA CHE AFFLIGGERA QUINTO OLTRE A QUELLO DELL INQUINAMENTO E: CI SIAMO MAI CHIESTI SE PER CASO NE CADE UNO COSA PROVOCHERA? ESISTE UN PIANO SICUREZZA? HAI PRESENTE LA DIGA DEL VAJON?VEDI COME COMPLESSO IL PROBLEMA.. NON MI DIRE ANCHE TU NESSUNO TI HA OBBLIGATO AD ABITARE A QUINTO RICORDANDOTI CHE PRIMO IL QUINTO RISALE AI TEMPI DEI ROMANI SECONDO E VERO CHE L AEROPORTO E NATO NEL 1930 CIRCA MA E ANCHE VERO CHE SI E SVILLUPPATO VERSO QUINTO E NON IL CONTRARIO..TI SALUTO CON RISPETTO PERCHE NON E FACILE TROVARE PERSONE IN QUESTO FORUM CHE PUR PENSANDOLA IN MODO DIVERSO SI SONO POSTI COME TE
RispondiEliminaCiao "Ultimo"
RispondiEliminaTi ringrazio perchè mi hai risposto con pacatezza e cortesia, per questo vorrei proseguire la conversazione con te. Per ora vorrei dirti che non ti direi mai che nessuno ti ha obbligato a vivere a Quinto, sarebbe la cosa più sbagliata di questo mondo, non avrebbe senso e chi pone la questione in questi termini sbaglia alla grande. Le proccupazioni sono legittime, tuttavia non c'è la necessità di voler e dover giustificare una preoccupazione, derivante da una realtà che ogni giorno si può toccare con mano, con questioni che di oggettivo hanno ben poco (mi riferisco a tutti i numeri che sono stati dati in questi mesi, sui movimenti, sui kg di inquinanti ecc. ecc), con la voluta diffusione di informazioni parziali e vere a metà. l'informazione deve viaggiare nuda e cruda come è, non va arricchiata di particolari, certe volte totalmente errati, pur di accrescere il consenso, che cmq, raccontando sempre la verità, ci sarebbe stato visto il nocciolo della questione. Tanti sapevano che la pista non sarebbe stata allungata, non sarebbe stata allargata, eppure per tanto tempo si è continuato ad utilizzare questi termini o il termine "modificando la pista per..." per dire tutto e niente. Se è vero che nessuno vuole la chiusura dell'aeroporto ma solo una limitazione allora si doveva anche accettare, proprio per garantire la sicurezza di tutti, l'esecuzione dei lavori di rifacimento della pista, perchè anche con la limitazione dei voli, ovvero 16300, questi dovevano e devono eseguirsi in totale sicurezza. Ecco perchè io vedo che certe cose di cui si parla cozzano tra loro e sicuramente non sono utili alla reale presa di coscienza del problema da parte di tutti. Quando si è letto sui giornali che il consiglio di stato ha sospeso la decisione del TAR, si è posto l'accento su vincitori e vinti, si è detto che comunque c'è stata una vittoria perchè nel decreto del ministero c'è scritto che dopo i lavori il numero dei movimenti deve essere pari a quello autorizzato. Ma questo non era noto a tutti coloro che hanno letto quei documenti anche prima? Ti saluto e spero di poter continuare a parlare della tematica anche con altri ma utilizzando i toni che utilizziamo noi. Buona giornata
Devo ripetere cose già dette in precedenza: il limite annuo dei 16300 movimenti non è stato rispettato (vedere dati Assaeroporti per l'anno 2010). La stessa Aertre ha dichiarato che nei prossimi anni ci sarà un aumento continuo dei voli. I cittadini del Comitato non si divertono a spendere tempo e energie contro il niente. Purtroppo gli scenari futuri sono reali se non ci si unisce per difendere ambiente, sicurezza e legalità. Pure questa interpellanza parlamentare è frutto di oniriche visioni senza fondamento?:
RispondiEliminahttp://www.camera.it/417?idSeduta=518&resoconto=bt34¶m=bt34
CIAO PENULTIMO PERMETTIMI DI INDENTIFICARTI CON QUESTO TERMINE BRUTTO MA EFFICACE. NON E E DA ME PRESENTARMI IN MANIERA ANONIMA MA VISTO I PRECEDENTI E MEGLIO COSI....RICORDATI CHE TRA PERSONE INTELLIGENTI IL DIALOGO E SEMPRE POSSIBILE E QUANDO SI FA LARGO L IGNORANZA CHE QUESTO NON E POSSIBILE.MA VENIAMO AI FATTI..CONCORDO CON TE CHE I DATI A VOLTE VENGONO MESSI LA A CASO MA QUANDO TI ANNUNCIANO CHE VERRA RIFATTA LA PISTA CHE CI SARA UN NUOVO IMPIANTO RADAR TU PENSI SINCERAMENTE CHE TUTTO QUESTO VENGA FATTO SOLO PER LA SICUREZZA?E CHE TUTTI QUEI MILIONI DI EURO SPESI SI LIMITI SOLO A QUESTO? HAI LETTO NEI GIORNALI COSA AFFERMA IL SINDACO GOBBO E MARCHI? 1 ANNO VOLI COME QUEST ANNO OLTRE I 16300 E GIA QUI LA TUA TESI CADE POI DI ANNO IN ANNO UN AUMENTO TRA IL 2 E IL 3 PER CENTO FINO AD ARRIVARE AI FATIDICI 150 VOLI CIRCA GIORNALIERI CHE PORTERANNO 5 MILIONI DI PASEGGERI...ALLORA PERMETTIMI QUESTO MI INCAZZARE MA NON CON TE MA CON QUELLI CHE CERCANO DI FARTI PASSARE PER FESSO..TI SALUTO CON CORDIALITA ULTIMO
RispondiEliminax ale- i 16300 movimenti l'anno sono numeri indicativi presi dal giudice del C.D.S. come limite precedente alla ristrutturazione della pista, ma non sono i voli reali che il canova può sostenere, i numeri reali a seconda del tipo di aeromobile che vola lo daranno solo ed esclusivamente le centraline- una volta monitorati i rumori prodotti si potrà stabilire quanti se ne possono fare per tutelare la salute dei cittadini-io credo che nella situazione di treviso 16300 siano anche troppi-bisogna chiedere all'arpa e save il risultato annuo dell'inquinamento acustico, solo in questo modo si può contrastare il disegno che hanno in mente, cioè quello di fare soldi sulla pelle delle persone, tipico atteggiamento dei mafiosi-
RispondiEliminaLa dicitura massima di 16300 voli è stata dettata la prima volta nel documento del ministero dell'ambiente del 2007 che bocciava i dati presentatati dall'Aertre per ottenere la VIA. Il ministero, ha rimandato al mittente i dati presentati dal gestore aeroportuale dicendogli : finchè non me li ripresenti rimane il limite. Save/Aertre non l'ha mai fatto e ha cominciato a fare gli aMPLImenti dello scalo attraverso la tecnica dello "spezzatino"(il termine tecnico è potenziamento e sviluppo)prima facendo il terminal nuovo poi i parcheggi e poi la pista e poi sono in programma ulteriori lavori per circa 110 mln di €. Tutto ciò, secondo noi eludendo la VIA quell'insieme di norme create a livello europeo per mettere d'accordo cittadini,attività industriali/commerciasli, grandi opere e il territorio (l'ambiente circostante). Riguardo alla pista, nessuno del comitato si è scagliato contro il cantiere ma il quesito che abbiamo posto al TAR questa pista non è una messa in sicurezza o un ammodrnamento ma una struttura che potrà sopportare maggior traffico come da più parti accertato. Il TAR ha chiesto ad ENAC e a Ministero: voi che cosa dite? In sede dibattimentale i due enti pubblici che ci erano contro (sottolineo contro dei cittadini)hanno fatto scena muta...non hanno detto niente per giustificare ciò!! Quindi il TAR non ha potuto che procedere dicendo: sospendo il decreto che dava il permesso per i lavori della pista e ci rivediamo a Gennaio 2012. La baldoria che è venuta dopo non l'abbiamo creata noi ma il presidente ella SAVE Enrico Marchi i sindaci e le autorità pubbliche. Noi abbiamo richiesto alle autorità il rispetto dell'ordinanza del TAR e a nessuno di noi gli è mai balenata l'idea che la pista non dovevama essere fatta, oltretutto, come tutti sanno, se ne sono fregati pechè il cantiere non ha avuto soste se non per due soli giorni, anche prima della sentenza del Consiglio di Stato. La maggior parte dei media, quasi tutti schierati hanno gestito malamente anche la cronaca dei fatti e la maggior parte dei giornalisti non hanno nenache mai letto le carte o le sentenze. Così è andata.
RispondiEliminaciao Dante sei stato chiaro come al solito..aggiungerei pazienza per i giornalisti ma del sindaco di QUINTO non ne parliamo?che fine ha fatto mai una parola mai un commento..se ci sei batti un colpo..a dimenticavo scusate il sindaco non e lui ma Gobbo noi siamo solo dei vassalli si ricordano solo di QUINTO quando ci sono le votazioni ...
RispondiEliminai compari della Lega(degli aeroporti) ne hanno combinata un altra,". I dati raccolti hanno permesso di rilevare l’enorme superamento dei limiti di legge per quanto riguarda il naftalene, il dibenzopirene, il pirene e il dibenzoantracene." ecco il link:
RispondiEliminahttp://www.ilfattoquotidiano.it/2011/10/23/malpensa-sul-disastro-ecologico-scatta-lesposto-in-procura/165923/
Non sapevo che anche l'aeroporto di Malpensa fosse all'interno di un parco (il Parco del Ticino) l'articolo riporta dati agghiaccianti dato che hanno fatto un indagine statistica sulle malattie prima e dopo la realizzazione dell'aeroporto: "Lo studio ha analizzato i dati clinici di 12 anni (1997-2009) e ha registrato un aumento della mortalità per malattie respiratorie del 54,1% e un balzo nei ricoveri ospedalieri pari al 23,8%, contro medie per tutta la provincia del 14 e del 7,8%.", questi dati stroncano sul nascere alcuni commenti di pro-aeroporto... basso impatto??? Malpensa ammazza più di una guerra e il canova che dite??
RispondiEliminaOnestamente signori miei, pensate che il limite verrà rispettato? A mio parere stiamo diventando il paese dove tutto è possibile, basta avere i soldi, quindi... Ovviamente a discapito di chi non è sufficientemente "forte" per farsi sentire.
RispondiEliminaViaggio in aereo anch'io però dalle esperienze in europa che ho fatto ho notato che gli aeroporti sullo stile Canova (mi fanno un pò ridere coloro i quali dicono, si, vedete Londra, accidenti, quella è una metropoli!) come prima cosa sono posti ben lontano dai centri densamente abitati e poi non ve ne sono uno ogni 40 Km (da noi abbiamo Bergamo-Verona-Treviso-Venezia-Ronchi). Perciò invito il Comitato a restare sempre in guardia, far valere la legge e per questo lo ringrazio fin d'ora per quanto ha avuto il coraggio di fare e farà in futuro.
Bravo. Cosa farà il comitato in futuro? Ce lo stiamo chiedendo in tanti. Purtroppo fino ad ora quello che ha fatto il comitato non è servito a molto. Cosa si può fare per limitare E.Marchi?
RispondiEliminaquando in una lotta per la tutela della salute hai contro la politica, le lobby e la mafiosa enac, non ti resta che rivolgerti alla magistratura- il sindaco è il responsabile della salute dei cittadini, ed è lui che dovete attaccare con denunce penali-se superati i 16300 voli stabiliti, si provoca di sicuro un danno alla salute di chi sopporta un traffico aereo, e a quel punto il sindaco deve intervenire, se non lo fa dovrà risponderne al magistrato-
RispondiEliminavoi del comitato state facendo tutto questo casino solo perche' volete soldi da SAVE a titolo di indenizzo. questa e' l'unica miserabile spiegazione che percepisco e son convinto che adesso qualcuno di voi mi vorra' far cambiar idea, ma non ci riuscira'. complimenti per come state strumentalizzando la vicenda
RispondiEliminaguarda dei soldi non me ne frega niente.. tu piuttosto quanti ne prendi per dire ste cavolate..dai di la verita di chi sei al servizio..non ci tengo a farti cambiare idea non spreco tempo...e non ne vale la pena sopratutto
RispondiEliminaIn una lotta per la tutela della salute non è vero che TUTTA la politica è contro. Fare politica attiva significa interessarsi delle problematiche del territorio presentando, interrogazioni ed interpellanze all'Amministrazione Comunale di TREVISO sui Piani di Rischio, sull'inquinamento acustico ed atmosferico, etc. Credo che vadano tutelati TUTTI i diritti dei cittadini, cioè quello alla salute, al lavoro e inoltre va preservato anche l'ambiente che ci circonda, nel rispetto delle normative vigenti. E a me, pare, sinceramente, che i diritti costituzionali sopra menzionati siano più volte stati violati...
RispondiEliminaSinceramente dei soldi non mi interessa nulla, la salute e sicurezza mia e dei miei figli si soprattutto non ha prezzo! Mi rattrista pensare che ormai tutto si basi sulla questione soldi! Significa che abbiamo ormai perso la centralità della persona. Come giustamente chi rischiava o ha perso il lavoro si lamentava che sarebbe andato a chiedere di essere mantenuto da chi protestava, ugualmente dovrebbe farlo chi si ammallasse con la parte avversa?
RispondiEliminaQui tutti sono bravi a parlare (a parte l'eccezione, quello che parla di soldi, complimenti per la sparata) ma qui bisogna agire. Cosa abbiamo ottenuto fino ad ora....NIENTE DI NIENTE.
RispondiEliminaNon è vero che non abbiamo ottenuto nulla,abbiamo azzannato la preda e la preda ha avuto paura(basta vedere la reazione dei giornali) e dei politici locali, prima facevano quello che volevano, adesso devono stare attenti! dobbiamo muoversi come hanno fatto a Malpensa, analisi ambientali, controllo sul numero dei voli e nel caso sgarrino si procede con la denuncia alle autorità competenti!
RispondiEliminaMai mollare!
penso anch' io che si tratti solo di soldi, magari a titolo di manutenzione straordinaria dell' abitazione o del tetto e dopo magari vi viene gratis anche il fotovoltaico...........
RispondiEliminasiamo nelle mani di un branco di matti! che per i soldi se ne fregano di tutto leggetevi questo articolo:
RispondiEliminahttp://www.corriere.it/esteri/11_ottobre_25/ryanair-finestrino-riparato-burchia_07819634-fef3-11e0-b55a-a662e85c9dff.shtml
PER CHI PENSA SI TRATTI DI SOLDI. VI INVITO A CASA MIA, IN TERRAZZA, A 200 MT DALLA PISTA DELL'AEROPORTO. PUOI SPENDERE UN MILIONE DI EURO PER L'ACUSTICA DELLA CASA ED I RUMORI LI SENTIRAI LO STESSO. L'ARIA LA DEVI RESPIRARE PER FORZA. NON E' UN DISCORSO DI SOLDI, LA CASA MI PIACE COSI' COM'E'. E' UN DISCORSO DI QUIETO VIVERE. QUANDO SONO ENTRATO IN CASA 3 ANNI FA L'AEROPORTO ERA SOPPORTABILE, OGGI NO, PARTONO TROPPI VOLI, FANNO TROPPO RUMORE, A TUTTE LE ORE, ANCHE ALLE 5 DI NOTTE, E A VOLTE SEMBRA DI ESSERE AL DISTRIBUTORE DELLA BENZINA, PUZZA DI CARBURANTE BRUCIATO, IRRESPIRABILE. E' LA VERITA' E SE NON CI CREDETE VENITE PURE A TROVARMI LA PROSSIMA ESTATE, A S.ANGELO. PURTROPPO CHI NON VIVE VICINO ALL'AEROPORTO SE NE FREGA, A LORO INTERESSA PRENDERE L'AEREO PER ANDARE IN FERIE. SIETE DEGLI IPOCRITI.
RispondiEliminaChi di voi è disposto a scommettere 10€ sul rispetto dei 16300 voli all'anno per i prossimi 39 anni? Nessuno. Hanno fatto quello che han voluto fino ad oggi e continueranno a farlo. A qualcuno risulta che abbiano preso sanzioni per non aver sospeso i lavori? No, perchè i giornali hanno pubblicato solo menzogne. Tutti ormai sanno che i lavori non sono mai stati sospesi ed i giudici che dovevano far rispettare l'ordinanza del TAR di Venezia a chi han creduto? Mi rode ammetterlo ma è tempo sprecato. Potere ai soldi, che mondo di m....
RispondiEliminaVorrei tanto sapere quale sarà la prossima mossa del Comitato? Grazie.
RispondiEliminax maristella- tuto vero ma le interrogazioni non fermano i voli illegali, quelli oltre 16300 annui-Quando vengono superati i limiti srabiliti dalla legge, per esempio le polveri sottili, il sindaco è OBBLIGATO a prendere provvedimenti concreti per tutelare la salute dei suoi concittadini,lo steso deve fare per il rumore, considerato dannoso per legge- Quando si muove il sindaco per contrastare i mafiosi che danneggiano la salute dei cittadini compresi i bambini?
RispondiEliminaDEI SOLDI NON FREGA NIENTE A NESSUNO!!! INTERESSANO SOLO A MARCHI CHE ORA VIENE -ACCLAMATO DAI LAVORATORI COME IL SALVATORE CONTRO I TIRANNI (COMITATO). VOGLIO PROPRIO VEDERE QUANDO CI SARA' DA TAGLIARE QUALI SARANNO LE PRIME TESTE A SALTARE...POI NON PIANGETE...VOI L'AVETE ACCLAMATO.
RispondiElimina-I SINDACI CHE TANTO HANNO A CUORE I LAVORATORI DEL CANOVA E TUTTO L'INDOTTO COSA HANNO FATTO PER I LAVORATORI DELLA DATA LOGIC? CHE FINE HANNO FATTO? NON SONO ALLA PARI DEGLI ALTRI?
-NON BISOGNA MOLLARE STANNO CERCANDO DI DEMORALIZZARCI, LA VERITÀ E' CHE HANNO PAURA SONO STATI SCOPERTI E "MORSI", ORA E' IL MOMENTO DI ATTIVARSI E DI CERCARE DI SENSIBILIZZARE LA GENTE CHE "GALLEGGIA" SENZA RENDERSI CONTO DI QUELLO CHE SUCCEDERÀ.
-IL COMITATO NON HA MAI PARLATO DI CHIUSURA O DI SPOSTAMENTO A ISTRANA. QUEST'ULTIMA AFFERMAZIONE L'HA DETTA IL PRESIDENTE DI ITALIA NOSTRA E BISOGNA CAPIRE IL CONTESTO DELL'AFFERMAZIONE. ITALIA NOSTRA HA DETTO CHE SE PROPRIO VOLEVANO AMPLIARLO NON ERA MEGLIO FARLO A ISTRANA(MOLTI ANNI FA')? ORA LO SANNO LORO E LO SAPPIAMO NOI TUTTI CHE NON SI SPOSTA NULLA L'IMPORTANTE E' CHE RIMANGA DOVE E' TUTELANDO TUTTI.
-I GIORNALISTI SCRIVONO QUELLO CHE VOGLIONO E MONTANO I SERVIZI A DOC. COME PUO' CONTINUARE LA TRIBUNA A DEFINIRCI COMITATO ANTI-AEROPORTO? UNA VERGONA!!! COSA PENSA LA GENTE LEGGENDO ANTI?! POI NON C'E' DA STUPIRSI SE PENSANO CHE VOLGIAMO FAR CHIUDERE L'AEROPORTO.
RINGRAZIO RETE VENETA PER I SERVIZI SEMPRE BILANCIATI E CORRETTI.
UN MIO GRAZIE PERSONALE VA A TUTTI I CITTADINI CHE FANNO PARTE DEL COMITATO E CHE HANNO CAPITO CHE NON SI PUÒ' PIÙ' DORMIRE SUGLI ALLORI E PER QUESTO PROTESTANO!!!
TI DO PIENAMENTE RAGIONE MAX CI HANNO DEFINITI COME IL COMITATO ANTI LAVORO MINACCIATO INGIURIATO SCRITTE OFFENSIVE CONTRO IL PRESIDENTE DANTE FARAONI SOLO PERCHE SI E FATTO PORTAVOCE DI LEGALITA E GIUSTIZIA DEI SPORCHI COMUNISTI QUANDO PERSONALMENTE IO NON LO SONO. LA COSA CHE MI INDIGNA E CHE IL NOSTRO PAESE E DIVENTATO UNO STATO VASSALLO DI TREVISO DOVE AVENDO UN SINDACO CHE NON PUO DIRE LA SUA PERCHE ALTRIMENTI VEREBBE CACCIATO DALLA LEGA MI SEMBRA DI ESSERE IN UNA RISERVA INDIANA DOVE ASPETTANO DI ANNIENTARCI TUTTI PER FARE I PROPRI COMODI!!!!
RispondiEliminaMI SEMBRANO TUTTI DI PARTE QUESTI COMMENTI......
RispondiEliminacosa vuoi che diciamo che va tutto bene che non vediamo l ora che l aeroporto riapra?fra no molto ci sara il funerale di QUINTO diventera un paese morto!e se a qualcuno venisse in mente di acquistre casa a QUINTO girate molto alla larga...
RispondiEliminahttp://www.fondazionecassamarca.it/wps/wcm/connect/Fondazione%20Cassamarca/italiano/fondazione/news/progetto+cicogne
RispondiEliminahttp://www.oasicervara.it/05_cicogne.asp
Bello il progetto sì, peccato che poi vedo tra gli azionisti di Aertre proprio la Fondazione Cassamarca, sia direttamente con una piccola quota e sia indirettamente tramite la partecipazione Unicredit in Veneto Sviluppo.
Mi chiedo come il continuo passaggio a poche centinaia di metri dall'Oasi di aerei da poco decollati o in fase di atterraggio sia compatibile con il progetto cicogne. Oltre il danno ambientale e faunistico aumenta anche il rischio bird strike. Nessuno è responsabile in caso di incidente?
Notate che oltre al finanziamento da parte della Fondazione si parla anche di contributi regionali e comunitari. I nostri soldi meritano di essere usati con buon senso e a buon fine. Io sono dalla parte delle cicogne sia chiaro, ma piuttosto che assistere a questo doppio gioco, preferirei dalle controparti coinvolte meno ipocrisia; da parte loro sarebbe più "nobile" dire chiudiamo l'Oasi con relativa garzaia e cicogne perché è più importante fare soldi con gli aerei in barba a tutto il resto. Significa dichiarare da quale parte si sta. Pura utopia, me ne rendo conto.
Grazie per l'attenzione.
Saluti
concordo vai a parlare con CONFORTIN sindacalista uil che tanto ha fatto per l oasi pero quando si parla di aeroporto limitazione dei voli rispettare sentenza tar si e schierato con i poteri forti....
RispondiEliminaCOMITATO, se ci sei batti un colpo.
RispondiEliminaIl comitato c'è e di colpi ne batte, anche se ora lavora in sordina come ha fatto durante l'estate prima del ricorso al tar...invece CITTADINI SE CI SIETE BATTETE UN COLPO!! La verità è che la partecipazione è poca, dove è l'amor proprio x la propria salute? E x la propria proprietà non penso che la vostra casa vi sia stata regalata...i sacrifici di una vita...SVEGLIA!!!
RispondiEliminaSul Gazzettino di oggi finalmente si parla di aerei che voleranno a bassa quota sul centro di Treviso...non vedo l'ora, chissà che qualcuno capisca di che parliamo quando vedrà la realtà sopra le proprie teste....
RispondiEliminaTREVISO – L’aeroporto di Treviso riaprirà i battenti il 5 dicembre. Come previsto all’inizio di giugno, quando sono iniziati i lavori di sistemazione della pista. La bufera legale che si è abbattuta sul “Canova” e che molti temevano avrebbe fatto slittare la riapertura dello scalo alle calende greche, insomma, alla fine dei conti non ha cambiato di una virgola i piani di Save. Anzi, probabilmente li ha fatti pure accelerare per arrivare al pronunciamento definitivo della giustizia amministrativa (il 19 gennaio si terrà l’udienza di merito del Tar sull’affaire dei via libera ambientali) a cose ormai fatte.
RispondiEliminaPerché se è vero che dalla società di Enrico Marchi, che oltre allo scalo trevigiano gestisce anche quello di Venezia, dove in questo periodo sono stati trasferiti i voli del “Canova”, non è ancora uscita la conferma ufficiale della data di riapertura dell’aeroporto, è anche vero che le compagnie aeree non hanno alcuna intenzione di perdere altro tempo e hanno già riaperto le prenotazioni on-line per le partenze da Treviso. Dal 5 dicembre in poi, appunto.
In tutto sono almeno 17 gli aeroplani pronti a decollare dal “Canova” nel primo giorno dell’era della seconda categoria (cioè dell’era in cui i voli potranno partire ed arrivare anche con la nebbia). Ryanair, la compagnia low coast irlandese, non ha dubbi. «I voli saranno operativi all’aeroporto “Marco Polo” di Venezia fino al 4 dicembre – scrivono nel loro sito – i voli dal 5 dicembre in poi, invece, saranno operativi dall’aeroporto di Venezia - Treviso».
A inaugurare la nuova pista sarà, almeno per quanto riguarda i decolli, proprio un volo Ryanair: quello che alle 8.15 di lunedì si alzerà alla volta di Bari. Poi, via via, toccherà a tutti gli altri. Altri 12 della Ryanair, tre della Wizz, verso Bucarest, Cluj e Kiev. E uno della Germanwings, quello che alle 8.40 partire verso Colonia. Resta ancora da capire se e quanti decolleranno seguendo la nuova rotta, opposta rispetto a quella seguita sino ad ora, passando a bassa quota sopra il centro di Treviso.
Il tutto, ovviamente, con la spada di Damocle del Tar che penzolerà ancora sopra la torre di controllo. Difficile, però, che a quel punto si possano fare rivoluzioni al primo step da 18 milioni. E probabilmente gli occhi saranno già puntati sul Master-plan che nel giro di 40 anni porterà il “Canova” a raddoppiare i passeggeri sino a toccare quota 4 milioni all’anno.
NON POSSONO RADDOPPIARE I VOLI SENZA LA "VIA"
IL PROGETTO DI RADDOPPIO DEL "CANOVA" SBARCA AL SANT'ARTEMIO
RispondiEliminaIl programma di sviluppo andrà avanti sino al 2050
TREVISO – Il progetto di raddoppio dell’aeroporto, il famoso master plan, verrà presentato il 13 dicembre al Sant’Artemio. Nel pomeriggio, infatti, i vertici di Save illustreranno davanti alle due commissioni provinciali Urbanistica e Trasporti tutti i lavori da eseguire per trasformare il “Canova”, nel 2050, in uno scalo da oltre quattro milioni di passeggeri all’anno. Il doppio rispetto ai numeri attuali.
Dopo il primo step da 18 milioni, con l'aeroporto che riaprirà i battenti il 5 dicembre, ora si passa allo sviluppo vero e proprio per il quale la società di Marchi è pronta a investire circa 130 milioni. Riuscire a far togliere il velo dal master plan, però, non è stata una passeggiata. La richiesta di audizione dei vertici di Save/AerTre da parte del gruppo provinciale di Sinistra ecologia libertà era partita già alla fine di ottobre, in mezzo alla bufera giudiziaria che si è abbattuta sui primi lavori di ammodernamento dello scalo. L’attesa, insomma, è durata un mese e mezzo.
E l’opposizione ora non può fare a meno di sottolinearlo. «E’ evidente la mancanza nel rispetto del regolamento provinciale in merito al ritardo con cui è stata convocata la commissione – scrive Luigi Amendola rivolgendosi al presidente del consiglio, Fulvio Pettenà – vogliamo sapere il motivo del ritardo e esprimiamo una formale protesta anche in merito ad altre commissioni da noi richieste e spesso convocare con ritardo rispetto alla normativa».
ORMAI MANCANO POCHI GIORNI ALL APERTURA DEL "MOSTRO" CI SARANNO I SOLITI DISCORSI,BENIFICI PER LA COLETTIVITA NUOVI POSTI DI LAVORO,E BLA.. BLA..BLA..MA NON UNA PAROLA VERRA SPESA PER IL PAESE DI QUINTO QUESTO CE LO DOVREMMO RICORDARE QUANDO I LEGHISTI CI PARLERANNO DI DIFESA DEL TERRITORIO, DEL PARCO DEL SILE,O DELLA GRANDE SAGRA SUL SILE DOVE DURANTE I FESTEGGIAMENTE PASSERANNO A SANTIFICARCI GLI AEREI CON IL LORO FUMO INQUINANTE MEDITATE CITTADINI DI QUINTO..
RispondiEliminaE QUANDO SENTIREMMO DIRE LA STORICA FRASE "PRIMI I VENETI"GIA MA QUALI VENETI? QUELLI DEI FACCENDIERI? DEI SINDACI LEGHISTI?
RispondiEliminaTREVISO – Il piano di raddoppio del “Canova” potrebbe ben presto portare gli aerei a decollare e atterrare sorvolando il centro storico. Già da ora, però, i trevigiani non ne vogliono nemmeno sentir parlare. Anzi: alcuni di loro, in particolare quelli che hanno casa tra la zona di San Nicolò e Città giardino, chiedono a Ca’ Sugana di far subito chiarezza e si dicono pronti a proteste eclatanti.
RispondiElimina«Inutile tenere pulita la città se poi si fanno passare velivoli a bassa quota devastando la vita dei cittadini – lamentano alcuni residenti in Città giardino – sullo sviluppo dell’aeroporto non c’è stato un minimo di concertazione: il Comune dovrebbe prima difendere Treviso e poi il “Canova”». Il casus belli è racchiuso nel master plan da 130 milioni di euro firmato da Save/AerTre, su cui verrà tolto il velo il 13 dicembre al Sant’Artemio, che per arrivare nel 2049 a quota quattro milioni di passeggeri l’anno, il doppio dei numeri attuali, prevederebbe un incremento dei voli pari a circa il 3,4 per cento ogni 12 mesi aprendo alla possibilità che una parte di questi passino non solo sopra Quinto, come accade ora, ma pure sopra gli edifici e le teste degli abitanti del centro.
E il fatto che la società di Marchi non lo escluda, mentre si appresta a riaprire i battenti dello scalo, non fa che aumentare i timori dei residenti in città. «L’operatività dei voli ritornerà regolarmente a Treviso, come previsto, a partire dal 5 dicembre – annuncia Save/AerTre – per il momento nessun aereo decollerà o atterrerà sorvolando il centro di Treviso». Che cosa vuol dire per il momento? «Improponibile garantire qualcosa oggi – specifica – il piano di sviluppo si articolerà in più fasi e lì si vedrà». L’attività del “Canova”, insomma, riprenderà come prima, ma per i prossimi anni non si esclude nulla.
Per conoscere i dettagli del piano di raddoppio dello scalo non rimane che attendere la presentazione ufficiale in Provincia. «Non è possibile far passare sotto silenzio una cosa del genere che, se fosse attuata, sarebbe illegale – si preparano a dar battaglia i trevigiani – se si tira una linea retta dalla pista alla città si vede che questa passa sopra San Nicolò e piazza dei Signori: sarebbe inaccettabile». Mentre si attende l’udienza di merito del Tar fissata per il 19 gennaio, insomma, davanti all’aeroporto si apre un nuovo fronte di polemica.
MA CHE FINE AVETE FATTO VOI DEL COMITATO NON VI SI SENTE PIU' FARE NEANCHE CIT. IMMAGINO CHE LA SCONFITTA BRUCIA. A PROPOSITO TENETEVI PRONTI PERCHE' PARLANO DI 4 MILIONI DI PASSEGGERI IN FUTURO.
RispondiEliminaVEDRAI CHE QUANDO I CITTADINI DI TREVISO CAPIRANNO CHE SARANNO COINVOLTI ANCHE LORO NON SOLO SENTIRAI CIT MA ANCHE QUALCOSA ALTRO...POI GUARDA NON E UNA SCONFITTA E UNA VITTORIA PERCHE SE SEI UNA PERSONA INTELLIGENTE COME VOGLIO SPERARE AVRAI CAPITO CHE CI E STATA FATTA UNA GRANDE INGIUSTIZIA, NON CONSIDERARE UNA SENTENZA DEL TAR NON E UNA COSA DA NIENTE... COMUNQUE TI AUGURO UN BUON LAVORO ALL AEROPORTO E SPERO CHE NELLA TUA TESTA ENTRINO ANCHE ALTRI VALORI OLTRE ALLA DERISIONE..CIAO
RispondiEliminaTREVISO – Tutti gli alberi che svettano attorno al “Canova” dovranno essere abbattuti. Così come dovranno essere rasi al suolo i fabbricati che sorgono vicino alle recinzioni della pista. L’ordine, perentorio, è stato dato nei giorni scorsi da AerTre, società di gestione dell’aeroporto, che ha preso carta e penna e avvisato tutti i proprietari dei terreni confinanti con lo scalo che lunedì prossimo, ultimata la prima tranche dei lavori di sviluppo, riaprirà i battenti.
RispondiEliminaCome mai si deve far piazza pulita degli arbusti nati in riva al Sile? Non tanto per la sicurezza degli aerei, quanto per rispettare le norme anti-terrorismo previste dal programma nazionale di sicurezza: attorno all’aeroporto non devono esserci ostacoli che impediscano di tenere sotto controllo le recinzioni della pista e i movimenti di eventuali intrusi.
«Tra le prescrizioni vi è quella, imprescindibile, della pulizia dell’area attigua alle recinzioni – scrive il direttore dello scalo, Gianni Antonio Carrer – per almeno 5 metri non vi devono essere né fabbricati né vegetazione di alcun tipo». Tabula rasa, insomma. Altrimenti? «Ci troveremo costretti a informare le autorità competenti», chiude AerTre.
Nella lista delle zona da ripulire ci sono diversi giardini di case private, ma anche una vasta area gestita dal Parco del Sile. E quest’ultimo, dopo aver ricevuto la comunicazione, ha già fatto avviare le motoseghe per far "pelare" le rive del fiume, che a sud segue la recinzione dell’aeroporto, in una striscia di quasi 500 metri quadrati.
«In altre occasioni abbiamo provato anche a difendere gli alberi, ma il provvedimento non lascia alcuno spazio di discrezionalità: siamo costretti a rispettarlo altrimenti intervengono le forze dell’ordine – allargano le braccia nella sede del Parco del Sile – il programma di sicurezza è nazionale e i toni della lettera, poi, facevano capire che questo era l’ultimo avviso». Con buona pace delle piante.
E'uno scandalo. Invece di piantare altri alberi per tutelare le abitazioni circostanti, creare una barriere contro l'inquinamento ed il rumore, cosa fanno, ci tolgono quel poco verde che c'è. Perchè non fanno una bella gettata di cemento già che ci sono. Il Direttore del Parco del Sile ha dato carta bianca perchè lui non può prendersi responsabilità. E che ci sta a fare al Parco del Sile, vada a zappare la terra. Non ha nominato le normative anti-terrorismo però ma solo la nidificazione degli uccelli sugli alberi, che potrebbero finire nelle turbine degli aerei e causare "una catastrofe". Questa è l'Italia, abbattiamo il verde per fare spazio alla tecnologia. Tra 100 anni saremo tutti ammalati di tumore ma tanto a Marchi che interessa, a lui basta guadagnare soldi. Manca solo che torniamo alla lira, una bella svalutazione del 40% e via.......senza soldi e malati terminali. W l'Italia
RispondiEliminaRicordiamoci che noi cittadini di QUINTO non esistiamo.Si ricordono di noi solo per le votazioni specialmente i leghisti che non capiscono un c....Quando ci parlano di territorio ambiente non sanno neanche cosa sia! Sanno solo parlare di soldi e tasse percio cosa vogliamo pretendere dalle nostre autorita comunali?
RispondiEliminaroma- milano -venezia. tutti con aeroporti dedicati ai low cost, roma-ciampino, orio al serio,e ora vogliono il canova- non è vero come vogliono far credere che il traffico aereo al canova raddoppierà in circa quarant'anni,ne bastano 5 o 6 per arrivare e superare i 5.000.000 di passeggeri, è già sperimentato nei due aeroporti di roma e milano- venezia è a pochi km, e come sito turistico è unica al mondo, puntano su questo i bastardi- il comitato ha stoppato molto bene lo sviluppo ideato dai criminali enac e company,il ricorso al tar è stata una vera mandrakata, ora dovete controllare che vengano rispettati i voli stabiliti, chiedere i dati delle centraline per verificare se possibile abbassare ancora i voli, e soprattutto denunciare penalmente il sindaco se vi mettono i bastoni tra le ruote- non abbandonate mai la magistratura, è l'unico mezzo che può portare risultati positivi per la salute dei concittadini, anche di quei cretini che non capiscono e difendono il mostro-un saluto e in bocca al lupo-
RispondiEliminaUna vergogna! Ebbene se chiedono agli altri il rispetto delle regole che siano i primi a rispettarli! Vedremo col numero di voli, altrimenti che voi sappiate è possibile una class action contro di loro?
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