di Dante Nicola Faraoni
Il caos che è scoppiato intorno alla sentenza del TAR che ha ordinato la sospensione dei lavori dell'aeroporto Canova, denota quello che noi denunciamo da anni: Comuni interessati, Provincia, altre istituzioni ed ENAC, Ente Nazionale Aviazione Civile, non hanno vigilato su uno sviluppo che non poteva più convivere con le esigenze della cittadinanza e dell'ambiente.
Una struttura che in 10 anni è cresciuta come volume di voli e di passeggeri del 300%, superando il limite di 16.300 voli imposto dal Ministero dell'Ambiente. Lo stesso Ministero che nel 2007 bocciò la documentazione di Valutazione di Impatto Ambientale, presentata dalla società di gestione del Canova, la Save/Aertre, imponendo che, dopo tre mesi, ne fosse presentata una nuova. La nostra tesi davanti ai giudici è stata: “stanno modificando la pista per aumentare il traffico aereo senza le dovute prescrizioni di legge”. La stessa cosa che in questi ultimi giorni hanno detto prima Marchi, presidente Save e poi l'AD di Aertre Simioni: i voli aumenteranno! Quello che invece nascondono è che aumenteranno al ritmo del 20% come è stato in questi ultimi 3 anni, e non solo verso Quinto, ormai satura di “rombi” e inquinanti che piovono sulle nostre teste, ma incominceranno a volare anche sulle case di S. Giuseppe, sul Centro Storico, portando nel giro di pochi anni su Treviso gli stessi disagi e gli stessi rischi. Quello che abbiamo chiesto ai giudici, e che per anni abbiamo chiesto ai sindaci e alle amministrazioni senza ottenere nessuna risposta, non è la chiusura dell'aeroporto ma l'assenza di Valutazione di Impatto Ambientale che per legge certifica la sostenibilità per cittadini e territorio dello sviluppo dell'aeroporto.
Ci siamo purtroppo accorti che, senza volerlo, il Comitato ha posto un quesito alle istituzioni e all'opinione pubblica, un problema di fondo che soggiaceva lì da molto tempo: quale tipo di sviluppo, quale tipo di futuro vuole la città di Treviso? Noi stiamo chiedendo che i processi di sviluppo siano sostenibili, prendendo in considerazione tutela e salvaguardia della salute e dell'ambiente, perchè le normative italiane ed europee ormai lo impongono. Lo chiediamo perchè Treviso e il suo interland hanno già di per sé gravi problemi di inquinamento atmosferico ed acustico confermati da dati statistici inquietanti. Può la cittadinanza chiedere legalità, trasparenza, partecipazione sui processi di sviluppo del territorio o è forse un crimine?
Ha quindi dell'assurdo la furibonda e scomposta reazione da parte dei Sindaci Gobbo e Dal Zilio, di Gentilini, di Muraro, del Presidente di Unindustria Vardanega, di molti altri protagonisti della politica e dell'economia locale che hanno inveito contro l'ordinanza dei Giudici, su richiesta di Italia Nostra e il Comitato di cittadini, incolpandoci di mettere in ginocchio l'intera economia locale. Si è quindi innescata una immotivata “Caccia al Comitato”, con minacce attraverso i social network, con supposte querele che suonano come intimidazioni da parte del Comune e Provincia di Treviso contro la mia persona e in ultimo con insulti gratuiti sui muri di Quinto. A noi sembra che lo Stato di Diritto dove il popolo è sovrano, sancito dalla nostra Costituzione qui a Treviso sia stato sospeso mentre, sotto gli occhi di tutti, il rombo delle ruspe e le nuvole di polvere che si alzano dai cantieri aperti nonostante la sentenza, sembrano ammonire con arroganza i cittadini: ”qui comandiamo noi! Siamo noi i padroni del Territorio!” Se un trevigiano costruisce una casa senza i permessi e le disposizioni di legge, arrivano le autorità preposte, chiudono e sequestrano il cantiere denunciando i trasgressori. A 25 giorni dalla sentenza del TAR , in un cantiere che tutti sanno essere “abusivo” perchè senza più autorizzazione, si continua a lavorare a pieno ritmo talvolta anche di notte!! Non solo il cantiere non ha autorizzazzione, ma il nostro Comitato il 22 settembre ha messo sulle mani del Procuratore di Treviso Fojadelli un esposto affinché fosse eseguita la direttiva del TAR. Nonostante che il 24 settembre il Consiglio di Stato abbia respinto la procedura d'urgenza inoltrata da Enac e Ministero dell'Ambiente che richiedevano la continuazione dei lavori senza applicazione della sospensiva; nonostante le molteplici denunce e segnalazioni fatte alle autorità competenti da molti cittadini per disturbo della quiete pubblica e per la mancanza delle normali procedure di sicurezza dei cantieri (bagnatura dei cumuli per mitigare le polveri e posizionamento di barriere fonoassorbenti), qui a Treviso la legalità sembra non avere più riferimenti. Sabato 30 settembre la Save annuncia attraverso la stampa che i cantieri si fermeranno per attendere il verdetto deli'11 ottobre da parte del Consiglio di Stato. Ad oggi i cantieri sono aperti, macchine e uomini in movimento, senza esserci traccia nè di una comunicazione ENAC nè della Procura di Treviso. Noi ci chiediamo ma ora, se AD Simioni dice ad un giornalista "domani chiudiamo il cantiere" chi è che la fa la legge a Treviso la SAVE o i Tribunali? l'ENAC o i Tribunali? A noi ci sembra di assistere ad una quasi totale assenza della politica e delle istituzioni, è ora invece che si ritorni a quello stato di legalità che i Tribunali hanno già indicato.
Qui non è in gioco, come è purtroppo passato su molti media, la chiusura dell'aeroporto ma il consolidamento del valore delle azioni di una società quotata in borsa, la Save dell'uomo d'affari Enrico Marchi che, scavalcando le procedure di legge, vuole continuare ad aumentare i voli, imponendo un diktat alle istituzioni coinvolte: “se non ci appoggiate il progetto noi ce ne andiamo da un'altra parte”! Come al solito in questo gioco sono i lavoratori a rimanere incastrati, ai quali starebbe anche bene che il Canova rimanesse così com'è, ma evidentemente non è nella logica della finanza d'assalto tener conto dei lavoratori, dell'ambiente e dei cittadini! Qui stiamo assistendo allo scontro tra una società civile che chiede la tutela dei propri diritti e la salvaguardia del territorio e un vecchio modo di fare impresa e amministrare la cosa pubblica, completamente staccato delle esigenze della popolazione. Cittadini di Quinto e di Treviso il futuro sceglietelo voi, non permettete che vi venga imposto.
LA LEGGE é UGUALE PER TUTTI?
RispondiEliminaSono certo che se io apportassi delle " migliorie "alla mia casa ,senza averne l'autorizzazione, scavando con le ruspe per costruire la fossa biologica dato che le mie deiezioni finiscono in Sile e quindi inquinano( il che è fuori legge)mi darebbero una multa salatissima nella migliore delle ipotesi.E se poi ,nonostante l'intimazione a smettere , io me ne fregassi e continuassi imperterrito, succederebbe il peggio.Sicuramente pagherei per non aver rispettato le leggi come si conviene in uno stato democratico. Allora perchè non si dà la multa ad un aeroporto che butta direttamente in Sile le acque di lavaggio degli aerei? Perchè nonostante la sospensiva dei lavori i lavori continuano e nessuno paga il non rispetto delle leggi? Perchè non succede niente nonostante l'esposto? Se si trattasse di un povero cittadino che commette tutto questo cosa succederebbe? La legge non so se è uguale per tutti.D'altra parte in questa Italia paga il poveretto che strappa il ramo di un oleandro in un parco e non paga chi amplia un aeroporto in un parco senza avere la V.I.A.mah!!! Strane cose
Siamo ridotti male,siamo nelle mani di una cricca di potenti che pensano di poter fare quello che vogliono.. volevo fare un gazebo nel mio giardino di casa e mi hanno rotto le palle perchè diccevano che deturpava, questi superano il tetto massimi di voli e fanno una festa col sindaco Gobbo che gli stringe la mano... ma le leggi in italia valgono solo per i poveri Cristi?
RispondiEliminaRicordo ancora il mantra dell'ex sindaco di Quinto Dino Brunello "per Quinto mille abitanti in più!" mentre concedeva aree fabbricabili a tutto spiano attorno all'aeroporto e in linea di tiro con la pista d'atterraggio... quanti adesso prima che ricomincino a ritmi infernali i voli stanno tentando disperatamente di vendere la casa anche rimettendoci migliaia di euro !
RispondiEliminaChi paga per questo?
Purtroppo da che mondo è mondo la legge NON è uguale per tutti...
RispondiEliminanon se ne può più di tutti questi comitati!
RispondiEliminaandremo sempre peggio in italia...
X l'ultimo anonimo.... ci saranno sempre più comitati.. la gente si è stufata di crepare di cancro per far arricchire il faccendiere di turno.
RispondiEliminase parliamo di inquinamento allora chiudiamo anche la noalese, la tangenziale e togliamo anche le ferrovie, ma dimenticavo voi che siete contro l' aeroporto avete di sicuro un posto di lavoro garantito, ma non vi rendete conto che l' aeroporto non e' solo questione di arrichimento di certi faccendieri, ma e' sopratutto sopravvivenza per 300 famiglie oltre all' indotto. ah ma forse per voi le cose vanno talmente bene che non vi siete nemmeno accorti della crisi occupazionale del momento. complimenti per la solidarieta'di chi pensa solo a difendere i propri interessi!!!!!
RispondiEliminax Anonimo ma che dici? ma se c'èrano 40 persone alla manifestazione pro aeroporto?? ma di quali interessi parli di quelli dei faccendieri?... che si faccia un referendum e vediamo quanti vogliono che venga potenziato l'aeroporto!!!
RispondiEliminaNel nostro territorie c'è un emergenza ambientale da far paura è ora di finirla!!
gli agenti inquinanti si sommano noalese + aeroporto = + cancro! Sto vendendo casa, ti invito a venirla a comprare se ti piace tanto l'aeroporto!
AH! AH! AH! ANCHE PER STAVOLTA NON RIUSCITE A RIFILARE I VOLI A ISTRANA. SPERIAMO SOLO CHE NELL ARCO DI QUALCHE ANNO RADOPPINO PERMETTENDO COSI'AI TANTI DISOCCUPATI DEL MOMENTO DI TROVARE UN OCCUPAZIONE STABILE COME E' SUCCESSO A BERGAMO !!!!!
RispondiEliminaChe vergogna, il Consiglio di Stato è oggi e l'Enac già sa l'esito del consiglio. Sembra che la sospensiva del Tar sia stata respinta. Incredibile, un cittadino per costruire casa deve avere tutte le carte a posto fino all'ultima virgola ed in un aeroporto che non ha quasi niente in regola fanno quello che vogliono, che vergogna. Potere ai ricchi, la legge a che serve, speriamo nella giustizia divina.
RispondiEliminaX Anonimo di Bergamo credo che la sconfitta sia di tutti l'aria schifosa te la devi respirare anche tu e prima o poi i nodi arrivano al pettine! auguri!
RispondiEliminaNessuna notizia sul fatto che Treviso senza aeroporto in questa parte dell'anno di solito molto critica non ha mai sforato il tetto di PM10...