di Alvaro Ferrante
Generale dell'Esercito Italiano e memoria storica del Comitato
Per chi dice che il Comitato non ha mai cercato di aprire dei tavoli di discussione con gli enti responsabili della salute dei cittadini e della tutela del territorio, vogliamo fare una piccola cronistoria documentata dei nostri tentativi di contatto con le autorità.
Il 27 maggio 2010, a seguito di una riunione presso il tendone della pro-loco di Canizzano con due ingegneri della SAVE ed il direttore del “Canova”, furono messi in evidenza i gravi problemi da inquinamento acustico, atmosferico nonché da rischio di incidenti in relazione all’intenso aumento del traffico aereo ed alla concreta futura possibilità di un ulteriore incremento dello stesso.
A riguardo, chiesi personalmente se il posizionamento delle prescritte stazioni di monitoraggio del rumore, comparse per la prima volta nel febbraio 2010, preludeva alla predisposizione da parte di SAVE/AERTE della presentazione di documentazione di Impatto Acustico come da articolo 8 della legge 447/95. Purtroppo nessuna risposta venne data e ad oggi niente è stato fatto.
L’esito della riunione fu compendiato in un documento che, firmato dal Gen. Alvaro Ferrante per Treviso e dal prof. Floriano Graziati per Quinto, concludeva con alcune richieste di intervento di cui la finale era “…che tenuto conto del notevole indotto economico già raggiunto dal Canova, venga di contro tutelata la salute di migliaia di cittadini che vivono intorno all’aeroporto, mantenendo l’attuale volume di traffico aereo su Treviso nella piena osservanza dei limiti imposti dalle leggi in vigore”.
Il documento fu naturalmente recapitato ai Sindaci di Treviso e Quinto essendo gli esponenti amministrativi territorialmente più vicini agli oltre 1200 cittadini che sottoscrissero tale petizione, sperando in tal modo di stabilire un colloquio, non da “oppositori” o “contestatori” ma per una compatibile e non “disastrosa” soluzione del problema.
Purtroppo tale iniziativa ed altre rivolte ad istituzioni sicuramente pEr legge responsabili dei provvedimenti che il Ministero dell’Ambiente aveva ripetutamente e inutilmente richiesto, fin dal 2007, non ebbero il minimo cenno di riscontro
Ad eccezione della Provincia nella persona dell’Assessore alle Politiche Ambientali, che in un documento del 3 febbraio 2011; Prot. n. 10878 indica che qualora il monitoraggio acustico mostri un superamento dei limiti di legge il potere di ordinanza è in capo ai sindaci dei comuni interessati. Ma come si può valutare l'impatto acustico se ad oggi non ci sono né monitoraggi, né il riporto, nel caso di Treviso, della zonizzazione acustica di pertinenza aeroportuale come ancora riportato dello stesso Ministero dell'Ambiente nella dichiarazione di “non assoggettabilità al V.I.A. del recente maggio 2011”? Ma il comune di Treviso quando si decide ad iniziare quelle procedure che gli competono per legge?
Ecco perchè siamo stati costretti a rivolgerci alla Magistratura. Gentilini, Gobbo, Muraro, dal Zilio sapevano ed è inutile che ora accusino il comitato di fare politica, pittosto inizino ad applicare per quanto rigurda lo svluppo dell'aeroporto Canova quello che è per legge di loro competenza e che la cittadinanza aspetta ad molti anni.
LA PETIZIONE FIRMATA DA PIU' DI 1200 ABITANTI DI QUINTO E TREVISO
LA LETTERA DI RISPOSTA DELL'ENTE PROVINCIA
0 commenti:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.