La Tribuna di Treviso, 22 aprile 2011,
«Un silenzio semplicemente assordante e oltremodo imbarazzante». Il
Pd di Treviso, il giorno dopo il consiglio tematico su futuro del centro
storico, allarme smog e crisi, processa la giunta, che ha scelto di non
intervenire nell'arco della seduta ai Trecento. A difendere l'operato
dell'amministrazione solo il capogruppo della Lega Sandro Zampese. In
silenzio sindaco, vicesindaco e assessori. Solo Vittorio
Zanini (Pdl)
ha difeso il suo operato sul tema smog. Persino alcuni consiglieri
leghisti avrebbero mugugnato contro il «muro» alzato dalla giunta.
Eppure quella di mercoledì poteva essere un'occasione ghiotta per
l'amministrazione di dire la sua su argomenti «caldi», tanto più davanti
a centinaia di cittadini, commercianti ed esponenti del comitato
aeroporto. Questi ultimi, cartellone alla mano, hanno protestato contro i
paventati ampliamenti del «Canova» e l'impatto ambientale su Canizzano e
Quinto. Il comitato è pronto a passare per le vie legali, mentre
sull'inquinamento acustico le opposizioni tornano a chiedere una
commissione ambiente ad hoc. «Quando si è trattato l'ordine del giorno
sul rilancio del centro storico è stato come raccogliersi davanti al
capezzale di un moribondo, con tante buone intenzioni, bipartisan, di
rianimarlo ma con la certezza, da parte di chi governa la città, che è
propria di quelli che attendono solo l'arrivo del prete con l'estrema
unzione» - dicono Roberto Grigoletto e Giovanni Manildo, capogruppo e
segretario comunale del Pd. «Non una parola, non un abbozzo di
giustificazione per scelte politiche e amministrative che non possono
non essere addebitate, dalla prima all'ultima, alla Lega, a Gobbo, a
Gentilini, da 17 anni responsabili delle decisioni a Treviso e per
Treviso - continuano - Se il centro muore, se non vi abita quasi più
nessuno, se i negozi chiudono il conto va presentato a Gobbo, Gentilini e
Lega. Con le loro sciagurate scelte di sposare l'Appiani e di
disincentivare ogni forma di sostegno e rivitalizzazione culturale,
turistica, economica della città ne hanno firmato la condanna a morte.
Il banco degli imputati ieri ai Trecento era lo stesso dove sedeva la
giunta». Ora le commissioni avranno 90 giorni di tempi per discutere
progetti concreti a favore della città. Da qui l'appello del Pd ai
cittadini: «Treviso non può continuare ad essere anestetizzata da un
sindaco e da assessori imbevuti di una sottocultura il cui unico
ingrediente è la chiusura. Trevigiani, riprendiamoci ciò che ci
appartiene. Reagite, scendete in piazza, riappropriatevi degli spazi
della città».
http://tribunatreviso.gelocal.it/cronaca/2011/04/22/news/centro-storico-la-giunta-tace-1.1556313
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